Queste ultime, una volta terminata l'escavazione, rimangono comunque una risorsa per i loro proprietari i quali richiedono di trasformarle in discariche.
La ex cava Santa Lucia a Casacorba, a nord del cimitero, è una di queste.
La ditta Trentin Ghiaia S.p.A ha chiesto ed ottenuto il 18 luglio 2011, l'autorizzazione a trasformarla prima in discarica di rifiuti inerti (ex 2A), poi ad aggiungere dei nuovi tipi di rifiuti che sono:
terre e rocce di scavo, fanghi di dragaggio, rifiuti solidi, provenienti da siti contaminati e da bonifica di terreni dichiarati non pericolosi.
Primavera Civica ha portato per ben due volte il problema in consiglio comunale, presentando anche una mozione affinchè il sindaco e la giunta si impegnassero a fare tutte le azioni possibili per contrastare tale discarica.
Il consiglio comunale ha votato contro.
Nella stessa serata le minoranze hanno sollecitato il sindaco e l'assessore all'ambiente Andrea Gazzola a fare un incontro pubblico che si è svolto lunedì 5 dicembre 2011 con tutti i cittadini, in particolare con quelli di Casacorba.
A rispondere alle domande dei numerosi cittadini c'erano il Sindaco, l'assessore all'ambiente Gazzola, il consigliere di maggioranza Ballan supportati dai funzionari della Provincia dott. Tagliapietra e dott. Busoni e dai funzionari del Comune di Vedelago ing. Barzan e dott.ssa Nicola.
Tra il pubblico erano presenti anche i consiglieri di "Primavera Civica"e del gruppo "Bordignon Sindaco"
I cittadini hanno posto molte domande e si sono dimostrati preoccupati sia per il tipo di rifiuto che verrà conferito in discarica, sia per il tipo e la fequenza dei controlli che verranno effettuati.
Primavera Civica ha fatto presente che non è contraria alle discariche in quanto tali, ma a questa discarica posta in questo sito particolare.
- La discarica "Casacorba" si trova a 1 km dal Parco Regionale del fiume Sile e a 1,6 km dalle sorgenti del Sile.
- Il fondo cava è a 40/50 centimetri dalla falda; subito a nord, divisa solo dalla ferrovia, c'è cava Ceotto con falda affiorante.
- La pericolosità dei fanghi e delle terre di bonifica provenienti anche da siti contaminati deriva dal fatto che questi materiali erano considerati inquinanti fino a settembre 2010. Poi il ministro Prestigiacomo con un suo decreto (27/9/2010) ha innalzato i limiti di pericolosità.
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