giovedì 24 maggio 2012

BARCON: oltre un anno di lavoro e costanza

Polo agroindustriale commerciale di Barcon: cemento in abbondanza su 90 ettari di campagna fertile
Cosa è stato fatto finora? Ecco un elenco non esaustivo.
Cosa altro faremo? Molto altro assieme a tutti voi .
 
Il NO alla distruzione di 90 ettari di terreno fertile ed

il SI' all' insediamento del macello e della cartiera in altre zone dedicate all'industria, è iniziato il giorno in cui il gruppo consiliare di Primavera Civica ha scoperto che con la delibera 61 del 19 maggio 2010, ma pubblicata dopo 9 mesi e 20 giorni, gli assessori di Vedelago avevano dato carta bianca al sindaco Quaggiotto per portare avanti tale progetto. 
Primavera Civica, ottenuti e studiati accuratamente i primi documenti:
  • ha convocato assieme alle altre minoranze un consiglio comunale sul tema;
  • ha informato le persone di Barcon, dalle quali è nato il comitato Barcon Viva che ha raccolto più di 400 aderenti;
  • ha informato il Comitato Civico di Vedelago che si è attivato con il volantinaggio;
  • ha chiesto al consigliere provinciale Andrea Zanoni di presentare una interrogazione al presidente della provincia Muraro, dalla cui risposta si è venuti a conoscenza che il progetto era stato ampliato con nuovi dati;
  • ha chiesto, insieme ai due comitati, alla consigliera regionale Laura Puppato di presentare una interrogazione in Regione alla quale è stata data una  risposta vaga dopo molti mesi;
  • ha attivato  il PD e l' IDV provinciali che hanno presentato mozioni in consiglio provinciale. 
inoltre:
  • alcuni soci del Credito Trevigiano hanno chiesto che la banca desse seguito all'articolo 2 del suo statuto che parla di salvaguardia del territorio;
  • quindi Fondazione Villa Emo è intervenuta,  arrivando ad essere ricevuta dal presidente della repubblica Napolitano e commissionando ad esperti del settore, approfonditi studi di carattere socio-economico e paesaggistico;
  • i comitati Barcon Viva, Comitato Civico Vedelago, Fondazione Villa Emo e Primavera Civica hanno affisso manifesti, convocato riunioni, organizzato spettacoli, allestito gazebi per informare i cittadini.
  • molti cittadini  hanno presenziato ai consigli ed alle commissioni provinciali.
Nel tempo si sono dichiarati contrari al consumo del territorio  indicando delle proposte alternative per uno sviluppo sostenibile:
  • tre sindacati: CGIL, CISL, UIL; 
  • nove associazioni di categoria: Unascom-Confcommercio, CNA, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confesercenti, Confcooperative, Artigianato Trevigiano, Casartigiani i quali hanno comperato una pagina sui principali giornali della provincia per far conoscere che avevano firmato tutti insieme un importante ed articolato documento;
  • il comune di Trevignano: che ha votato all'unanimità un ordine del giorno contro tale insediamento industriale;
  • il sindaco di Montebelluna;
  • Italia Nostra;
  • il FAI nazionale;
  • il WWF nazionale;
inoltre:
  • stiamo portando avanti una campagna di sottoscrizione di cartoline che eprimono il dissenso a tale progetto, sia in versione cartacea, sia on line, da inviare alla giunta comunale di Vedelago ed alla giunta Provinciale di Treviso. Martedì 22 maggio abbiamo consegnato 3.301 cartoline alla giunta di comunale di Vedelago e 3.300 cartoline alla giunta provinciale di Treviso. E la sottoscrizione continua.....

Mi sarò certamente dimenticata di nominare qualche altra iniziativa portata avanti in questo lungo anno di lavoro e me ne scuso. Mi scuso anche con chi troverà questo elenco noioso, ma ho ritenuto di doverlo fare perchè credo sia importante ricordare il percorso fatto assieme a tante persone, e ricordare che la costanza è una virtù da praticare sempre.  I pellegrini del "Cammino di Santiago de Compostela" ci insegnano che un passo dopo l'altro si arriva alla meta.