mercoledì 2 maggio 2018

L'ORTO ED IL BALCONE FIORITO CHE VORREI

Lunedì 30 aprile l'associazione PENSIONATI san MARTINO, in collaborazione con
V.A.d.A - volontari amici degli anziani - ONLUS e
IAMS - Impegno e Azione per un Mondo Sostenibile -ONLUS,
ha organizzato un incontro con PAOLO VETTORETTO, dottore in scienze forestali ed ambientali, sul tema della coltivazione di orti e giardini dal titolo: "L'orto che vorrei - scelte consapevoli e sostenibili per realizzare un orto ed un balcone fiorito".
il vice presidente Eugenio Lanaro e la segretaria Fiorenza Morao
 presentano la serata con il dottor Vettoretto




Il dottor Vettoretto ha esposto in modo competente e brillante le varie tecniche ed i vari accorgimenti che possiamo mettere in atto per avere dei prodotti buoni e soprattutto sani per la nostra salute e per la salute dell'ambiente di cui siamo parte.


Tra le tantissime informazioni esposte, alcune erano per me una assoluta novità ed hanno suscitato il mio interesse, alcune pratiche facevano parte dell'esperienza dei nostri nonni e le avevamo dimenticate come ha sottolineato nel suo intervento Sergio Squizzato assessore all'ambiente del comune di Vedelago, altre sono frutto di studi e ricerche recenti.

l'assessore all'ambiente Sergio Squizzato ed il relatore Paolo Vettoretto

Sempre, in ogni caso, bisogna avere passione, costanza e pazienza nel saper attendere la maturazione degli ortaggi e dei frutti nella loro stagione.
Uno dei mali dei nostri tempi è quello di voler sempre anticipare il consumo dei prodotti siano essi ortaggi o fiori: vogliamo mangiare i pomodori a maggio, vogliamo avere i gerani fioriti sul nostro balcone a febbraio.
Ciò è anche possibile, ma a quale prezzo per l'ambiente? 
A questo proposito il dottor Vettoretto ci ha fatto vedere un filmato sulla coltivazione delle rose in Kenia.
Le nostre scelte anche se ci sembrano di poco conto, sono invece importantissime. Se ognuno di noi mette in atto delle buone pratiche miglioriamo il mondo in cui viviamo.

Tra i tantissimi argomenti esposti ho trovato particolarmente interessanti:
  • la tecnica agronomica del SOVESCIO cioè la semina a rotazione in una parte dell'orto del trifoglio bianco che, una volta fiorito, viene interrato. Il suo disfacimento metterà a disposizione una notevole quantità di sostanze nutritive consentendo di evitare il ricorso alla concimazione chimica consueta;

  • le TRAPPOLE CROMOTROPICHE cioè le trappole per il monitoraggio degli insetti che si posano sulle piante e sugli ortaggi installando un foglio od un piatto di plastica appiccicoso, di colore GIALLO, perchè il giallo è il colore che più attrae gli insetti. In questo modo possiamo capire meglio quali sono i parassiti che infestano le nostre piante;

  • la CENERE sparsa sul terreno in una certa quantità è un fertilizzante. Inoltre messa intorno alle piante come una piccola barriera, impedisce alle lumache di passare;

  • il PIRODISERBO cioè l'eliminazione di erbe infestanti dai bordi del cortile, dei recinti, delle pavimentazioni attraverso uno schock termico. In questo modo si eviterà l'uso di diserbanti o dissecanti come il glifosate che attraverso la catena alimentare, ha la caratteristica certa di andare a depositarsi nel nostro intestino, danneggiando la flora batterica e rendendola incapace  di combattere le infezioni;

  • le CONSOCIAZIONI UTILI cioè l'accostamento di una pianta ad un'altra. Le caratteristiche dell'una proteggeranno l'altra dall'attacco di insetti dannosi; 

  • le MACERAZIONI cioè l'uso di vegetali come aglio, cipolla, ortica, equiseto ed altri da far macerare in acqua e al sole, filtrare e poi spruzzare regolarmente sulle piante. E' un ottimo mezzo di prevenzione;
Moltissime altre sono state le informazioni e i suggerimenti dati che sono stati apprezzati da un folto pubblico che è intervenuto con moltissime domande. Le ventitrè sono arrivate in un battibaleno.
si prendono appunti...con carta e penna e sul tablet

Spesso basta essere consapevoli del significato di ogni scelta che facciamo per fare la scelta migliore. Probabilmente il problema è che spesso le nostre scelte vengono dettate più da mode, usi o da una fiducia ad occhi chiusi riposta in persone o convinzioni sbagliate.
Quello che ci rende capaci di effettuare una scelta giusta (o meglio, la migliore scelta possibile nei confronti nostri e del mondo in cui viviamo) è la piena consapevolezza dei gesti che compiamo ogni giorno.