giovedì 26 gennaio 2012

comunicazione di servizio

cari lettori del  blog,
mi fa piacere che qualcuno di voi cominci a lasciare i suoi commenti.

Per inserire un commento bisogna scegliere "ANONIMO" tra le voci che appaiono elencate quando cliccate sul menù a tendina, a meno che voi non siate in posssesso di uno degli account indicati.
Alla fine del vostro commento però, inserite una firma, che può essere il vostro nome ma anche un nickname o uno pseudonimo che vi piace.

In questo modo sarà possibile dialogare con voi e tra di voi, altrimenti se tutti vi firmate "ANONIMO" non si saprà mai se siete uno o più di uno.

Fiorenza Morao

martedì 24 gennaio 2012

contributo annuale escavazione - 2° puntata -

I cavatori chiedono al Comune di Vedelago di pagare a rate il contributo per la ghiaia scavata, ma poi non tutti rispettano le scadenze accordate.
La ditta Telve Rigo, a processo come vittima di usura, non paga.


A Vedelago le ditte Ceotto, Mac Beton, Telve Gianbruno, Telve Rigo, Trentin  estraggono sabbia e ghiaia dal nostro territorio.
Alla fine di ogni anno ciascuna di queste ditte deve inviare al Comune una autocertificazione dove dichiara quanti metri cubi di materiale ha scavato, che moltiplicati per euro 0,62 al metro cubo (tariffa ferma dal 1996), danno il totale del contributo di escavazione dovuto al  comune in base alla legge 44/82.
Le ditte che nel 2001 hanno firmato la convezione con l'allora sindaco Parisotto devono versare anche un contributo per l’escavazione sottofalda.

Ogni anno tutte le ditte chiedono di poter pagare a rate, ed ogni anno il Comune concede le rate. Ci sono però delle ditte che non tengono fede agli accordi e non pagano nei tempi concordati, anzi quando ricevono le lettere di sollecito, invece di affrettarsi a pagare, chiedono nuove rateizzazioni, che vengono nuovamente concesse.
Il credito che il Comune vanta nei loro confronti comincia a diventare cospicuo dal momento che alcune di loro non hanno ancora saldato il debito relativo agli anni 2008, 2009 e 2010.


Prendiamo ad esempio la ditta Telve Rigo: il suo debito relativo agli anni 2009 e 2010 nei confronti del comune di Vedelago è di euro 383.019.
Come può il comune di Vedelago tornare a casa di una tale cifra?
Semplice!
Il Comune scrive alla Regione Veneto e chiede di prelevare dalla fidejussione, sottoscritta dalla ditta al momento dell'autorizzazione allo scavo, la cifra che avanza, come più volte evidenziato da Primavera Civica nei suoi interventi in consiglio comunale.
Ma qui arriva la sorpresa!
La ditta Telve Rigo anzichè presentare al Comune un bell'assegno per saldare il  debito, ha presentato un documento della Prefettura di Padova dove è scritto che  ha un processo penale in corso perchè è stata vittima di usura.
In ragione di ciò ha chiesto ed ottenuto di non pagare i suoi creditori per un anno
ed inoltre ha chiesto un mutuo di 3 milioni di euro a tasso zero dal fondo di solidarietà istituito per le vittime dell'usura.

La ditta Telve Rigo ha però usato una cortesia al Comune di Vedelago: invece di sospendere il pagamento per un anno, ha proposto di pagare il suo debito con rate di 20.000 euro al mese a partire dal 10 ottobre 2011.

Ad oggi Telve Rigo ha versato al comune di Vedelago solo 30.000 euro.
Ad oggi Telve Rigo ha un debito con il comune di Vedelago di 353.019 euro per gli anni 2009 e 2010 a cui si deve aggiungere la somma, non ancora quantificata, per la ghiaia scavata nel 2011.

In questa storia ci sono due protagonisti dove uno riesce ad avere "la botte piena e la moglie ubriaca" e l’altro invece è "cornuto e mazziato".


Fiorenza Morao

martedì 17 gennaio 2012

BARCON: il presidente Di Santo dal Presidente della Repubblca Giorgio Napolitano

Mercoledì 11 gennaio nel TG Regione Veneto delle 19.30 è andato in onda il servizio che potete vedere al link qui sotto, ( undicesimo minuto circa)
http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-c72e5b2a-769c-42fb-b929-1a5306a084d6.html?idVideo=ContentItem-bea3aa9b-6c87-475b-9cd9-30754340ef78
dove il Presidente del Credito Trevigiano e della Fondazione Villa Emo, Nicola di Santo dà l'annuncio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo riceverà al Quirinale per conoscere nei dettagli l' "OPERAZIONE BARCON"

domenica 15 gennaio 2012

La Commissione Provinciale Urbanistica ed Ambiente discute il progetto di Barcon

La Commissione provinciale Urbanistica ed Ambiente si è riunita venerdì 13 gennaio 2012 e dopo aver ascoltato la chiara presentazione del progetto da parte del funzionario della provincia arch. Bottan, ne ha discusso a lungo. 
La grande maggioranza dei consiglieri ha espresso contrarietà al progetto o grosse perplessità.
L'unico a favore del progetto è stato il presidente della Provincia Muraro.
Molti i cittadini presenti.

Oltre ai consiglieri della commissione erano presenti anche molti altri consiglieri provinciali tra cui il capogruppo della Lega Granello ed il presidente della Provincia Leonardo Muraro, segno che il tema è di grande importanza.

Tra il pubblico erano presenti, oltre alla sottoscritta capogruppo di Primavera Civica, molti cittadini interessati al problema, alcuni rappresentanti del Comitato Barcon Viva e i consiglieri comunali di Vedelago Oscar Bordignon, Alberto Magaton,  Renzo Franco, Fabio Ceccato.

Dopo la presentazione, che ha toccato i punti essenziali del progetto da parte del funzionario della provincia arch. Bottan, si è aperta una lunga (quasi 3 ore), pacata, approfondita discussione che ha toccato tutti gli aspetti:

  • legislativi (relazione con il PTCP -Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale- e con il  PAT - Piano di Assetto del Territorio comunale)
  • procedurali: (quali Enti sono coinvolti e chi deve prendere le decisioni)
  • ambientali e paesaggistici: (agricoltura, salute, consumo del territorio, storia)
  • infrastrutturali: (strade comunali, provinciali, regionali, Pedemontana Veneta, traffico)
  • urbanistici:(necessità di riduzione di capannoni, non di un loro incremento)
  • occupazionali:( per 1 posto di lavoro che viene creato, 3 ne vengono soppressi).
Gli aggettivi usati dai consiglieri dopo aver visto il progetto sono stati: " fa scalpore, è enorme, da brividi"
Tutti gli intervenuti appartenenti a qualsiasi schieramento, dalla LEGA, al PDL, dal PD, all'IDV, dall'UDC, al SEL, hanno concordato su un punto essenziale: il rispetto del P.T.C.P. che lo scorso anno è stato approvato da tutto il Consiglio Provinciale, all'unanimità. Tutti hanno ribadito che  il PTCP  è il piano di programmazione del territorio, costato tanto lavoro, fatica e risorse economiche e va rispettato.
"Se le aziende hanno bisogno di espandersi lo possono fare all'interno delle regole dettate", dice il PD
"Non si può con la scusa della crisi dire sempre di si a tutti", dice la LEGA,
"Allora cosa serve aver fatto una programmazione"? dice il PDL.

Il capogruppo della Lega, Granello, ha parlato della necessità che il progetto sia ecosostenibile, serva alla realtà locale e non a tutta la realtà europea ed ha ricordato il concetto della Lega "paroni a casa nostra" chiedendo che venga consultata la popolazione, rilanciando una  proposta già espressa sia dal comitato "Barcon Viva" nella prima assemblea del paese, sia dal Presidente del Credito Trevigiano Nicola di Santo in varie occasioni.
In conclusione io ho percepito da parte di tutti, ognuno con varie e valide motivazioni, la volontà di dire di no ad un progetto così impattante o perlomeno di arrivare ad una sua drastica riduzione.
La Commissione, ha negato a Muraro il mandato di trattare con le ditte proponenti come lui chiedeva ed ha deciso di ritrovarsi il 24 gennaio per continuare nella stesura di linee guida valide per tutti i progetti presenti o futuri.

L'unico ad essere favorevole al progetto era Muraro che ha spesso ricordato il problema dell'occupazione.