domenica 31 luglio 2016

e...a Vedelago, vogliamo un altro centro commerciale?

Nel consiglio comunale del 28 giugno 2016 è stata votata la trasformazione di alcune aree agricole in aree edificabili a Fossalunga di proprietà dei magazzini Sira.
Su una parte di queste aree, riportano i giornali, verrà ad insediarsi un grande ipermercato.
Che conseguenze ne avranno i piccoli negozi di prossimità nei paesi e le persone, spesso anziane, che li frequentano?
Questo l'articolo apparso sul settimanale diocesano "La Vita del Popolo"


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Confcommercio: stop ai centri commerciali

La grande distribuzione cresciuta senza limiti di mercato e programmazione rischia di creare squilibri economici e ambientali. Presentati gli studi dell'associazione di categoria. L'appello di Salvadori per un terziario nuovo che guardi al passato per cambiare rotta.

Renato Salvadori, presidente di Confcommercio Treviso ha presentato mercoledì 6 luglio in conferenza stampa i risultati degli studi condotti dall'associazione di categoria sullo stato di fatto del commercio nella Marca.
L'associazione di commercianti propone dunque una riflessione sull'organizzazione della grande distribuzione e delinea nuovi modelli di politiche per il territorio che vadano nella direzione della riappropriazione degli spazi da parte della collettività partendo da una rete comune tra associazioni di categoria e amministrazioni che controllino la gestione degli insediamenti commerciali e regolarizzino il mercato.
Presenti all'incontro anche i dirigenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Maria Rosa Pavanello, presidentre Anci Veneto, Maria Rosa Barazza, presidente dell'associazione comuni della Marca e Marco Tamaro, direttore di Fondazione Benetton.
Ciò che è emerso è innanzitutto la mancata programmazione degli anni passati che ha portato ad una gestione disordinata della grande distribuzione che si è concentrata spontaneamente in quattro direttrici di consumo dall'azione centrifuga rispetto al territorio e pervasiva in termini di mobilità e consumo del suolo. Se si sommano le aree commerciali esistenti, quelle approvate e non ancora costruite, quelle dismesse e da riqualificare, e le aree extra-provinciali che però attirano quotidianamente i trevigiani come ad esempio il Valecenter di Marcon, arriviamo ad una superficie di 652.943 mq, più del doppio della media italiana e circa un quinto dell'intero territorio della Marca.
Tra le problematiche più evidenti generate da tale invasione, quelle di ripetizione e sovrapposizione di merceologie, soprattutto nel settore tessile, abbigliamento e alimentari, che porta ad una cannibalizzazione tra imprese e al conseguente aumento delle aree aperte e poi dismesse e da recuperare (attualmente 9) e di ex aree commerciali oggi fuori dal mercato e dagli interessi (6, tra cui ad esempio l'ex Panorama di Villorba).
Oltre a ciò la diminuzione demografica nel nostro Paese diventa strutturale e non fa eccezione la Marca che perde 2000 abitanti tra il 2014 e il 2015. Inoltre la popolazione diventa sempre più longeva ed aumentano i “grandi anziani”, quelle persone cioè che hanno più di 80 anni e di conseguenza esigenze fondamentalmente diverse rispetto a quelle di una popolazione giovane.
La depressione demografica va a sommarsi a quella economica e finanziaria che si calcola abbia bruciato, solo con la crisi delle due banche “locali” circa l'8,5% del pil trevigiano e a una programmatica sfiduci dei consumatori nella ripresa dei mercati. Alla luce di quanto fotografato è emersa la necessita di una più concreta ed efficace programmazione delle attività terziarie sul territorio allo scopo di favorire sviluppo, sostenibilità dello stesso, occupazione, coesione sociale e qualità della vita evitano l'invasione di centri commerciali inutili e di mostri di cemento che diventano rapidamente obsoleti.
Una programmazione e razionalizzazione dunque assolutamente necessaria di cui dovranno farsi carico, come ha chiarito il presidente Renato Salvadori, le istituzioni politiche a partire dalla Regione in su, le uniche in grado di controllare e pianificare la ristrutturazione del settore.
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ANDREA ZANONI un anno di lavoro in CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Chi legge il mio blog sa che ho sempre sostenuto Andrea Zanoni perchè condivido le sue idee e ho avuto modo di conoscere da vicino il suo impegno, la sua coerenza, la sua serietà, le sue competenze.
Poichè da queste pagine ho invitato a votarlo, nel maggio 2014 per le elezioni europee e nel maggio 2015 per le elezioni regionali, ritengo doveroso informare su quanto da lui fatto in questo primo anno di attività come consigliere regionale.
Pubblico pertanto quanto lui scrive nella sua pagina facebook.

ANDREA ZANONI
UN ANNO IN CONSIGLIO REGIONALE: E’ ORA DI BILANCI
E’ da un mese che cercavo di trovare il tempo per un piccolo bilancio della mia attività di Consigliere regionale dopo un anno dall’insediamento e finalmente ho trovato il tempo almeno per riportarvi alcuni dati. 
I temi di cui mi sono occupato prevalentemente penso li conosciate tutti: tutela dell’Ambiente, Green Economy, Salute, Tutela degli animali, Diritti dei cittadini, Legalità, ecc. Comunque per verificare di persona andate qui: http://goo.gl/fRsM4e
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Ecco le cifre:

-INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA: 60,  delle quali 47 come primo firmatario (una la settimana)
-INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA: 25, delle quali 16 come primo firmatario
-MOZIONI: 30, delle quali 6 come primo firmatario
-PROGETTI DI LEGGE: 18, dei quali 2 come primo firmatario
-RISOLUZIONI: 6, delle quali 2 come primo firmatario

-CORRELATORE LEGGI: 2 (Legge di Valutazione di Impatto Ambientale e Piano Regionale di Risanamento dell' Aria)

-RICHIESTE DI CONSIGLIO STRAORDINARIO: 1 come primo firmatario ( Consiglio Straordinario su Cansiglio

-EMENDAMENTI A LEGGI: circa 400
-PRESENZA SEDUTE DI CONSIGLIO: 100%, 52 su 52

-VOTAZIONI IN AULA: 97,81% (Terzo su 51 consiglieri, mancano i voti sul Project Financing per abbandono dell’aula per protesta)
-SEDUTE COMMISSIONE AMBIENTE: 100 % (41 su 41)
-SEDUTE IV COMMISSIONE: 100% (26 su 26)
-ACCESSI AGLI ATTI: 101 (2 la settimana)
-COMUNICATI STAMPA: 212 (4 alla settimana)
-FASCICOLI APERTI SU SPECIFICI CASI: 187 (piu’ di 3 la settimana).
Come avrete capito è stato un primo anno molto intenso. Avrei voluto fare di più ma oltre a rubare ancora ore al sonno e alla famiglia non saprei proprio come fare. Un caro saluto
Andrea Zanoni