venerdì 28 luglio 2017

SIRA s.r.l. DITTA FALLITA: AMPLIAMENTO CONCESSO


Con il voto favorevole del sindaco Cristina Andretta e dei consiglieri Baldin Fabio, Cavallin Orazio, Girardi Attilio, Montini Guido, Paro Elena, Sparisi Giorgio, il consiglio comunale di Vedelago nella seduta del 25 luglio ha approvato il secondo Piano degli Interventi con il quale un'area di 16.850 metri quadrati è stata trasformata da agricola in commerciale.

in rosa i magazzini Sira ,
 ad ovest i 10.000 metri quadrati di parcheggio,
ad est i 6.850 metri quadrati edificabili


La ditta Magazzini Sira aveva fatto richiesta di ampliamento quando si trovava già in crisi ed il consiglio comunale del 19 dicembre 2016, pur essendo a conoscenza che nel settembre precedente si era svolta la  prima udienza per discutere del fallimento, aveva dato il primo voto favorevole.  A dieci giorni di distanza da quel voto in consiglio il tribunale di Treviso ha dichiarato effettivo il fallimento dei magazzini Sira.
A fine giugno 2017 la ditta ha lasciato il grande immobile completamente vuoto.


Perchè concedere un ampliamento ad una ditta fallita che lascia un grande immobile vuoto?
Buon senso direbbe che prima si riempie il fabbricato vuoto e successivamente si concederà un ampliamento al nuovo acquirente nel caso abbia bisogno di ingrandirsi.
A chi giova questo ampliamento?
Perchè si favorisce uno a scapito di molti?

La sindaca e vicesindaco nelle interviste rilasciate ai giornali adducono motivazione tecniche come l'adozione di un PUA che "consentirà al comune di gestire richieste di ampliamento di quell'area".
Ma l'ampliamento è già dato, il Piano Urbanistico Attuativo serve solo a "definire l'organizzazione urbanistica, infrastrutturale ed architettonica di un insediamento" (legge regionale 11/2004 art.19)

Questa trasformazione non è una scelta tecnica, è una scelta politica che andrà ad incidere su due aspetti molto importanti per il benessere di tutta la comunità: il consumo di suolo e l'abbraccio alla grande distribuzione anzichè ai negozi di paese.
I piccoli negozi di paese svolgono una funzione molto importante per la nostra comunità. Poco tempo fa una amministrazione comunale della provincia di Treviso ha premiato  i negozi di prossimità più longevi. Vedelago invece.....
Il Veneto è la regione più cementificata d'Italia assieme alla Lombardia ed abbiamo consumato il 12,2% di suolo rispetto alla media italiana che è del 7,6%. 
La provincia di Treviso ha raggiunto il 16,5%.
Questi sono i dati forniti dal rapporto 2015 dell' ISPRA -Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale- organo ufficiale della Stato.

In questa situazione anche un singolo metro quadrato di terra è importantissimo, invece a Vedelago ne hanno trasformati quasi 17.000 in un colpo solo. 
Alla faccia della legge contro il consumo di suolo appena approvata in Regione.

In un mio precedente articolo su questo blog, vengono maggiormente approfonditi questi due aspetti.












sabato 22 luglio 2017

schiuma nei fossi e moria di pesci a Vedelago Rapporto ARPAV -

Pochi giorni dopo la segnalazione del grave inquinamento di abbondantissima schiuma con conseguente morte dei pesci in molti fossati riconducibili al "canale secondario Vedelago", il consigliere regionale PD  Andrea Zanoni assieme alle colleghe Cristina Guarda del Gruppo AMP e a Patrizia Bartelle del M5S, ha presentato una
INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE
che si può leggere al link precedente.

Il consigliere Zanoni ha chiesto il rapporto che l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) ha stilato dopo i due accertamenti fatti.
Il primo accertamento è avvenuto il 26 maggio dopo solo 30 minuti dalla segnalazione ricevuta, il secondo il 30 maggio ed anche questo è stato fatto con estrema celerità. I tecnici sono arrivati sul posto dopo 40 minuti. Questa tempestività fa onore ai tecnici dell'agenzia Arpav.

L'inquinamento è stato causato dall'abbondante uso di tensioattivi totali cioè sgrassatori e detersivi che venivano lasciati scolare nel vicino fossato, senza nessun depuratore. L'imprevisto aumento del carico organico e del PH sono stati la causa della moria dei pesci.

Di seguito il rapporto con tutti i particolari, molte foto e la fonte dell'inquinamento che  ARPAV ha inviato al Comune di Vedelago, all'azienda ULSS 2 ed ai Vigili del Fuoco perchè ognuno intervenga per quanto di propria competenza.