martedì 27 dicembre 2016

Giunta Zaia: 50 milioni di contributi erogati all'ultimo minuto prima delle elezioni

PROMESSE NON MANTENUTE

Il Consiglio regionale dopo lungaggini e ritardi infiniti ha approvato il bilancio 2015.
Nell'articolo della Tribuna di Treviso è riportato il documento ufficiale dove si possono vedere comune per comune come sono stati distribuiti e come verranno impiegati gli abbondanti 50 milioni di euro erogati dalla giunta Zaia.
L'elenco è lungo lungo e leggendolo si ha veramente l'impressione che  questi contributi dati così a pioggia, 11.00 qui , 20.000 là siano stati concessi apposta per dare un contentino di fine mandato, un contentino elettorale.
Con 50 milioni di euro si poteva veramente pensare di realizzare un progetto più vasto.
Penso a tutte quelle aziende che operano in certe zone del Veneto e che non riescono a comunicare con il mondo perchè manca la connessione internet e i loro affari ne risentono.
La parte sud del comune di Vedelago ne è purtroppo un esempio.
Ma Zaia e la sua giunta hanno deciso diversamente.
Anche il comune di Vedelago è nella lista con 150.000 euro assegnati  per interventi di efficienza e risparmio energetico sulle reti dell'illuminazione pubblica.
Tutto ciò PRIMA delle elezioni regionali del 31 maggio 2015.
Cosa è successo DOPO le elezioni?
Zaia ha vinto alla grande ed ha pensato bene di non mantenere la parola data.

A Vedelago quei 150.000 euro non arriveranno mai nelle casse comunali perchè il governatore Zaia ci ha ripensato: una volta eletto Presidente ha pensato bene di cancellare quello che aveva fatto negli ultimi giorni del suo mandato precedente.

E così il comune di Vedelago che aveva programmato di usare quel contributo per fare degli interventi di risparmio energetico magari migliorando l' illuminazione pubblica sostituendo le attuali lampadine con quelle a led, dovrà reperire in altro modo quella somma per tenere fede al programma PAES firmato con l' Europa e con altri comuni.
Ad oggi, il Comune di Vedelago non ha messo in bilancio denari (se non briciole) per il programma del PAES  (Piano Azione Energia Sostenibile) che contribuisce al risparmio energetico e a minori emissioni di CO2.  
Il Presidente Zaia non ha mantenuto le promesse, mi auguro che invece l'Amministrazione comunale di Vedelago le mantenga mettendo nel bilancio 2017 cifre più consistenti di quanto fatto finora dando priorità ad impegni di spesa che favoriscano l'energia sostenibile e di conseguenza la salute dei cittadini.




sabato 24 dicembre 2016

el STRADON di Villa Emo

Damiano un giovane uomo di Fanzolo, un paio d’anni fa percorrendo via Montegrappa guardò con attenzione il viale di pioppi cipressini che dalla Postumia Romana conduce a villa Emo. Vide che mancavano molte piante ed altre erano in sofferenza, con rami secchi e con molta edera abbarbicata sui tronchi fin su su in cima.

I pioppi cipressini di villa Emo visibilmente sofferenti



gli alberi secchi e malati

Durante una conferenza del Coordinamento “Salviamo il Paesaggio Asolo & Castellana” presentò la situazione e chiese se si poteva intervenire per salvare i pioppi cipressini dello "Stradon"di Villa Emo. Ormai dei 208 pioppi originari piantati negli anni ’20 del ‘900 ne erano rimasti in piedi solo 64 e moltissimi di questi erano ammalati.
l'immagine dal drone mostra i pioppi mancanti nella parte ovest
la parte interna del tronco non più sana  
particolare dell'interno cavo di un pioppo malato
due enormi funghi che vivono sugli alberi malati


La Presidente del Forum Morena Bragagnolo prese a cuore la faccenda e cominciò ad elaborare un progetto poco costoso ma dai validi contenuti didattici ed educativi e partecipato dal basso dal titolo "Adotta un pioppo cipressino di villa Emo"che prevedeva di reimpiantare i 144 pioppi mancanti coinvolgendo i ragazzi delle scuole primarie del territorio e le loro famiglie e il Comune di Vedelago per ricucire il legame spezzato tra le persone e questa preziosa testimonianza del nostro paesaggio.

A settembre 2015 con il patrocinio di Italia Nostra il progetto venne presentato alla Banca di Credito Cooperativo Trevigiano proprietaria del bene, alla Fondazione Villa Emo che lo gestisce, alla Soprintendenza alle Belle Arti, alla contessa Caroline Emo sempre innamorata della sua splendida dimora che addolorata per lo stato di abbandono in cui versava lo "Stradon" manifestò alla Banca la sua intenzione di donare la cifra necessaria per ripristinare il viale alberato. Promessa poi mantenuta.

immagine area del viale ormai rarefatto di villa Emo

Dopo alcuni mesi d’incontri ai quali hanno partecipato la Banca, la Fondazione Villa Emo, Salviamo il Paesaggio, Italia Nostra, il Comune di Vedelago e alcuni agronomi forestali, finalmente ad agosto 2016 si è arrivati al progetto attuale, rivisto e corretto rispetto al primo presentato, che ha visto l’abbattimento dei 64 pioppi rimasti in piedi e la piantumazione di 208 giovani piante dell’altezza di circa 4 metri.
Morena Bragagnolo ha chiesto alla Fondazione di tenere da parte le sezioni di 7 piante ritenute significative, per dimensioni e salubrità del tronco, per una successiva analisi dendrocronologica. Il legno di questi alberi, infatti, è un archivio prezioso di dati che può dirci com’è cambiato il microclima di quest’area della Castellana dai primi del novecento ad oggi, ovvero da quando si è passati da un’agricoltura fatta con l’aratro tirato dai buoi e letame ad un’agricoltura meccanizzata e di fitofarmaci.


un pioppo sano identificato con una sigla perchè dal suo fusto
 verrà ricavato un campione per le ricerche

ecco un altro ceppo di pioppo sano identificato con la sigla C4
Il 5 dicembre 2016 la ditta incaricata dell’abbattimento dei vecchi alberi e della piantumazione del nuovo viale con i nuovi pioppi di un’altezza di circa 4 metri ha cominciato i lavori e non vedere più il viale è come aver perso un punto di riferimento, ma i pioppi cipressini per fortuna crescono in fretta.

la vista della villa con i pioppi abbattuti suscita tristezza, ma presto nuovi sani alberi cresceranno

giovedì 17 novembre 2016

il CENTRO DONNA a VEDELAGO

L’associazione Pensionati san Martino ha organizzato una conferenza per conoscere il servizio CENTRO DONNA di Vedelago.

la dottoressa Mirela illustra i servizi del Centro Donna ad un pubblico attento e numeroso

Nel comune di Vedelago dal 28 settembre 2015 c’è il servizio Centro Donna, inizialmente finanziato dalla Regione Veneto ed ora solamente dall’ Amministrazione Comunale.
La sede è nella casetta rosa che si trova all’ interno del parco di villa Cappelletto sede della biblioteca comunale.

Il Centro Donna è un luogo di ritrovo, un punto di riferimento dove confrontarsi e cercare insieme possibili soluzioni a problemi e fatiche femminili. Per le donne queste fatiche sono spesso molto pesanti a causa delle disparità di opportunità nella società.
Presso il Centro c’è un’operatrice formata e sensibile pronta ad ascoltare ed accogliere le storie delle donne.
Il Centro Donna è un servizio gratuito aperto a tutte le cittadine del Comune di Vedelago. Inoltre il servizio è in rete con i Centro Donna dei Comuni di Loria e Riese PioX.
Gli obbiettivi del Centro Donna sono molteplici: l’informazione e la sensibilizzazione verso le tematiche femminili, l’orientamento per il lavoro, la valorizzazione della donna per il raggiungimento di un benessere personale che si riflette poi sul benessere dei figli e di tutta la famiglia.
 
COSA OFFRE IL CENTRO DONNA?
Innanzitutto accoglienza ed ascolto, poi informazioni su varie tematiche: lavoro, formazione professionale, imprenditoria femminile, conciliazione dei tempi famiglia/lavoro/vita, volontariato, promozione culturale, consulenza psicologica, consulenza legale.

Come raggiunge questi obbiettivi?
E’ IN RETE CON ALTRI SERVIZI
Eccone alcuni: il Centro per l’Impiego, la Consigliera del Lavoro, i Servizi Sociali del Comune, il Consultorio Familiare, il Centro Antiviolenza Antares, il Telefono Amico 15.22


Centro Antiviolenza Stella Antares
E’ un servizio per le donne vittime di vari tipi di violenza: fisica, psicologica, economica. 
Il servizio offre ascolto telefonico, colloqui di accoglienza, consulenza psicologica, consulenza legale, mediazione linguistico-culturale e da gennaio 2016 Gruppi di auto-mutuo aiuto.
Lo fa attraverso una equipe formata da operatrici donne (psicologhe, assistenti sociali, mediatrici linguistico- culturali, avvocate).
E’ stato molto interessante conoscere che in provincia di Treviso ci sono anche altri servizi  “Casa Aurora” (casa di secondo livello per donne vittime di violenza) e “Cambiamento Maschile” 
(sportello d’ascolto per gli uomini maltrattanti).
Casa Aurora
La casa offre uno spazio fisico confortevole, in anonimato e segretezza, in cui la donna possa prendere consapevolezza della propria situazione di violenza, possa aumentare la propria autostima e intraprendere da protagonista un nuovo percorso di autonomia sociale, abitativa ed economica, con il supporto di un’ équipe formata sul tema.
Nel periodo 2013-2015 ci sono state 24 segnalazioni e sono state accolte 5 donne e 10 minori.

Cambiamento Maschile
Questo progetto, iniziato nel 2015 è finanziato dal comune di Montebelluna e dalla cooperativa Una Casa per l’Uomo. 
E’ uno spazio di ascolto per uomini che agiscono in modo violento nelle relazioni affettive, uno spazio di confronto e di riflessione rispetto alla gestione dell’ aggressività e della rabbia con una proposta di cambiamento. 
Ovviamente anche in questo progetto lavora una equipe composta da diverse figure professionali.
Rettangolo arrotondato: VALORIZZAZIONE
 
Rettangolo arrotondato: BENESSERE COME SI ACCEDE AL CENTRO DONNA ?
A Vedelago si può andare a parlare direttamente con l’operatrice, che riceve nella casetta rosa all’interno del parco di villa Cappelletto sede della Biblioteca,
il lunedì pomeriggio  dalle ore 17.00 alle 18.30 oppure si può telefonare per un appuntamento al numero 349 15.31.725

la sala dell'associazione Pensionati san Martino affollata di donne e di uomini


Alla riunione è intervenuta l’assessora alla Cultura ed alle Pari Opportunità Denisse Edith Braccio alla quale tutti noi che abbiamo partecipato a questa riunione abbiamo espresso i desiderio che l’Amministrazione comunale continui a mantenere aperto tale servizio.

sabato 5 novembre 2016

VEDELAGO, progetto di ampliamento di CAVA BARACCHE: BOCCIATO!

Il 2 novembre 2016, la Commissione Tecnica Provinciale per le Attività di Cava (C.T.P.A.C.) ha espresso all'unanimità il suo parere NEGATIVO alla richiesta di ampliamento di Cava Baracche presentato dalle ditte Telve Rigo e Superbeton.
Il parere espresso dalla Commissione Provinciale è VINCOLANTE per la Regione Veneto che autorizza le cave.


una veduta della campagna dove si voleva scavare: prati, campi, sentieri, fossi, siepi, alberi.....

Il volantino che invitava i cittadini a firmare contro cava Baracche


Ora possiamo tirare un sospiro si sollievo, 
cava Baracche non verrà ampliata.

Il progetto di ampliamento risale al 2007 ed è stato obbligatoriamente presentato  ai cittadini alla fine di novembre del 2009. Da quella data i cittadini avevano 30 giorni di tempo per fare osservazioni.
Il progetto prevedeva l'escavazione di 500.000 metri quadrati di fertile terreno agricolo con l'estrazione di 5 milioni e mezzo di ghiaia, per una durata prevista di 11 anni con ulteriori 200 camion al giorno in giro per le strade già invivibili di Vedelago. 
Paola Frattin e Fiorenza Morao le due consigliere del gruppo Primavera Civica si sono immediatamente attivate ed hanno fatto da referenti per tutte le azioni possibili per contrastare tale ulteriore immensa escavazione.
Riunioni, volantini, banchetti hanno dato come risultato:
  • 1.800 firme raccolte in una petizione al presidente della Regione Luca Zaia che sono poi state consegnate a Venezia all'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte;
  • 59 osservazioni di cittadini inviate alla commissione regionale di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) a Venezia dove poi molti cittadini si sono recati per discuterne nell' "inchiesta pubblica".
  • 1 delibera del consiglio comunale di Vedelago votata all'unanimità nella quale veniva espresso il parere contrario all'ampliamento, parere benissimo sostenuto da tanti argomenti tecnici e giuridici, preparati dai tecnici comunali.
  • 1 interrogazione alla giunta regionale del consigliere Pettenò
  • 1 lettera della Commissione Ambiente di Vedelago inviata alla Commissione Tecnica Provinciale per le attività di Cava.
  • molte buone indicazioni di lavoro ed accesso agli atti da parte dell'allora eurodeputato Andrea Zanoni, e dell'allora consigliere regionale Laura Puppato.
Ecco un'altra dimostrazione,
- dopo l'affossamento del progetto di cartiera e macello nella campagna di Barcon, 
- dopo la bocciatura del mega pirogassificatore di Paese, 
di come sia possibile raggiungere gli obbiettivi prefissati di salvaguardia della salute e dell'ambiente quando ci sono delle buone ragioni, dei validi motivi e si lavora tutti uniti. 
Lavorare con perseveranza, costanza, tenacia, senza lasciarsi vincere dall'indifferenza, dalla sfiducia, dalla disillusione, senza farsi prendere dallo sconforto ascoltando le voci di coloro i quali ci dicono che "tanto non c'è niente da fare". Invece: SI PUO' FARE!!!




martedì 4 ottobre 2016

barriere architettoniche a FANZOLO: qualche novità

Un giovane uomo di Fanzolo con disabilità motorie il 17 dicembre 2015 aveva pubblicato nella sua pagina facebook le foto di tre luoghi pubblici del suo paese che gli erano inaccessibili perchè dotati di gradini e non si scivoli.
Su questo blog avevo scritto un articolo e riportato la notizia:

FINALMENTE, il 23 settembre 2016, dopo l'interessamento di tante persone che si sono rivolte all'Amministrazione ed agli uffici comunali preposti,

  • in primis la consigliera di Fanzolo Mara Carraro,
  • la dottoressa Gabriella Folliero ex difensore civico del comune di Vedelago e Castelfranco,
  • il signor Ferruccio Cavinato tecnico della prevenzione dello SPISAL dell'ULSS 8 di Asolo,
  • Oscar Borsato che conosce in prima persona i problemi delle barriere architettoniche perchè si muove in carrozzina,
  • il giornalista  Davide Nordio della Tribuna che ha scritto un articolo,
  • la sottoscritta Fiorenza Morao che è stata la maestra di questo giovane uomo ed ha preso a cuore la sua situazione,

uno dei tre grossi problemi evidenziati si sta risolvendo.

La Tribuna di Treviso di sabato 24 settembre 2016

iniziati i lavori per costruire la rampa all'ufficio postale

Siamo tutti in fiduciosa attesa che a breve, anzi brevissimo termine vengano sistemate le altre due situazioni veramente insopportabili.
I suggerimenti su quali siano le soluzioni migliori sono stati dati da chi ne sa più di me.

Ci auguriamo che il Comune di Vedelago si doti al più presto  del PEBA cioè del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche, piano che ancora non ha e che consentirebbe di elencare tutte le barriere esistenti e i tempi per la loro rimozione.

domenica 2 ottobre 2016

Scavi archeologici alle sorgenti del Sile

Da alcuni anni l'Università di Ferrara, in collaborazione con l'Università di Padova sta facendo degli studi e degli scavi archeologici nel territorio del comune di Vedelago ed in particolare nel parco del Sile, in zona Albaredo ed al Bosco dei Fontanassi a Casacorba.



Perchè c'è interesse per questo luogo?
Perchè dopo vari studi, carotaggi e ritrovamenti superficiali si è rivelato come il più importante sito di pianura riferibile alla preistoria e più precisamente al Mesolitico recente cioè 7.000 anni avanti Cristo.
Quindi 9.000 anni fa quella parte del nostro comune era abitata da uomini primitivi nomadi che vivevano cacciando, pescando, raccogliendo erbe e frutti.

L'assessore al turismo Sergio Squizzato ha molto lavorato per realizzare il progetto "Tra acqua e pietre" finalizzato ad indagare le tracce del più antico popolamento dell'area alle sorgenti del Sile.
Dal 19 al 29 settembre 2016 un gruppo di giovani archeologi del dipartimento di studi umanistici - sezione di scienze preistoriche e antropologiche dell'università di Ferrara guidati dalla loro professoressa Federica Fontana hanno dato vita ad una campagna di scavi.

E' stato possibile visitare gli scavi ed avere informazioni direttamente dalla professoressa e dagli studenti. Molte le classi sia delle elementari che delle medie che hanno potuto avere esperienza del lavoro scientifico degli archeologi. Moltissimi anche i cittadini che hanno approfittato dell'apertura al pubblico nei quattro pomeriggi a disposizione. 

Da cittadina che ha visitato gli scavi sotto l'appassionata guida della professoressa Fontana e che ha partecipato alla conferenza del 22 settembre tenutasi in biblioteca comunale per l'aggiornamento sugli studi e ricerche in corso, lodo questa iniziativa e mi auguro caldamente che l'Amministrazione Comunale la continui anche l'anno prossimo. Abbiamo un tesoro di scienza, di storia, di cultura: dobbiamo valorizzarlo.


sotto la grande quercia i giovani archeologi al lavoro

e gli archeologi in erba si impegnano a setacciare il terreno rimosso
per trovare anche il più piccolo frammento di selce lavorata

la bravissima professoressa Federica Fontana dell'università di Ferrara

il gruppo organizzato dall'associazione Pensionati san Martino

bellissima la maglietta con le selci lavorate indossata dalla professoressa Fontana specialista del periodo mesolitico

anche un giovanissimo interessato agli scavi...o forse alle coccole di papà!

giovedì 29 settembre 2016

A Vedelago c'è del buono....tra le tante associazioni: PENSIONATI SAN MARTINO



Da un po' di tempo Vedelago è sulle pagine dei giornali per vicende di droga o di truffe ed altre notizie poco piacevoli.
A Vedelago però c'è anche del buono, che come sempre, fa poco scalpore.
Ad esempio ci sono moltissime associazioni che lavorano in modo meritorio per il bene comune.

Una di queste associazioni, forse una delle più longeve avendo superato la soglia dei 25 anni dalla sua fondazione, è "Pensionati san Martino" che essendo una Associazione di Promozione Sociale propone attività per una vita ed una cittadinanza attiva per tutti e non solo per i pensionati.

Quest'anno, oltre alle attività motorie di ballo e ginnastica dolce, ha organizzato un corso base di inglese, una visita guidata alla Villa Emo di Fanzolo, una visita agli scavi archeologici  sugli uomini primitivi del Mesolitico eseguiti dall'Università di Ferrara presso le sorgenti del Sile.
A breve organizzerà anche dei pomeriggi e delle serate informative su vari argomenti e un corso base di computer e tanto altro.


CORSO DI INGLESE 
Il corso base per principianti è iniziato il 21 settembre e si tiene presso la sede dell'associazione in via Lazzaretto e durerà 20 ore.

uno scorcio dell'aula con gli studenti attenti ed impegnati nella prima delle 10 lezioni

LUCIA la nostra insegnante


 CORSO DI GINNASTICA DOLCE 
Le lezioni sono iniziate il 19 settembre si svolgono il lunedì ed il giovedì dalle 15.00 alle 16.00 nella palestra della scuola media di Vedelago e termineranno a maggio.

il gruppo, molto numeroso, è composto per il momento solo da signore, ma le iscrizioni sono aperte anche agli uomini
tutte pronte per sciogliere tutte le articolazioni
ELENA la nostra istruttrice




 CORSO DI BALLO
Quest'anno sono stati organizzati due corsi al martedì e giovedì mattina. Il primo è alle 8.30  il secondo alle 10.00 presso la sede de''associazione in via Lazzaretto.
Si è iniziato il 12 settembre e si terminerà a maggio.

nelle belle giornate si balla all'aperto nello spazio tra il caseggiato ed il gioco bocce
si imparano i passi di baciata, chachachà, sirtachi, pizzica e tanto altro...

GIOIA la nostra sorridente insegnante

Certamente presso la sede di via Lazzaretto si gioca a carte, a bocce e a tombola, ma si fa anche tanto altro e non solo per i pensionati.





giovedì 4 agosto 2016

stazione di Fanzolo: nuova vita!

La storia comincia da lontano...



Nel consiglio comunale del 23 giugno 2010 si discute una mozione presentata da Egidio Pizzolato consigliere di minoranza della lista Primavera Civica avente per oggetto: "impegno a riutilizzare la dismessa stazione di Fanzolo per finalità sociali del paese".


Il vice sindaco Marco Perin risponde che è una buona idea e di essersi immediatamente attivato incontrando un assessore regionale.
Nel consiglio comunale di fine maggio 2011 la consigliera Morao chiede a che punto siano le trattative con le Ferrovie per l'acquisizione in comodato gratuito della stazione di Fanzolo ma ancora nessun passo avanti è stato fatto.
La situazione resta immutata fino alla fine dell'amministrazione Quaggiotto quando, ad ottobre 2012, la giunta viene sfiduciata e si va a nuove elezioni.

La lista Primavera Civica si ripresenta, sostenendo la candidata Cristina Andretta che mette nel suo programma elettorale l'acquisizione della stazione di Fanzolo.
Nel maggio 2013 Cristina Andretta diventa sindaco.
Strada spianata pensiamo tutti ed in particolare la consigliera Mara Carraro che si è presa a cuore la realizzazione di questo impegno che aveva preso con i suoi elettori di Fanzolo.

La strada però è ancora lunga.......
La domanda del Comune di Vedelago per la stazione di Fanzolo viene inviata alle Ferrovie soltanto in ottobre 2014. Poi grazie anche al lavoro incessante ed alla costanza della consigliera Mara Carraro,

finalmente a luglio di quest'anno 2016 arrivano le chiavi
le chiavi finalmente ed ora.... tanto lavoro
 e l'affidamento al Gruppone, un'associazione ben strutturata, presente nel territorio, formata da i ragazzi e da adulti dotati di buona volontà, sani principi e di molte competenze.





dal settimanale diocesano VITA DEL POPOLO  di domenica 3 luglio 2016
Anche solo da alcune foto si può capire quanto di bene potranno fare questi ragazzi a quel luogo da tempo abbandonato e degradato che ora grazie al loro lavoro diventerà un luogo di legalità, un luogo di incontro, un luogo di proposta.
Forza ragazzi!!!





domenica 31 luglio 2016

e...a Vedelago, vogliamo un altro centro commerciale?

Nel consiglio comunale del 28 giugno 2016 è stata votata la trasformazione di alcune aree agricole in aree edificabili a Fossalunga di proprietà dei magazzini Sira.
Su una parte di queste aree, riportano i giornali, verrà ad insediarsi un grande ipermercato.
Che conseguenze ne avranno i piccoli negozi di prossimità nei paesi e le persone, spesso anziane, che li frequentano?
Questo l'articolo apparso sul settimanale diocesano "La Vita del Popolo"


stampa

Confcommercio: stop ai centri commerciali

La grande distribuzione cresciuta senza limiti di mercato e programmazione rischia di creare squilibri economici e ambientali. Presentati gli studi dell'associazione di categoria. L'appello di Salvadori per un terziario nuovo che guardi al passato per cambiare rotta.

Renato Salvadori, presidente di Confcommercio Treviso ha presentato mercoledì 6 luglio in conferenza stampa i risultati degli studi condotti dall'associazione di categoria sullo stato di fatto del commercio nella Marca.
L'associazione di commercianti propone dunque una riflessione sull'organizzazione della grande distribuzione e delinea nuovi modelli di politiche per il territorio che vadano nella direzione della riappropriazione degli spazi da parte della collettività partendo da una rete comune tra associazioni di categoria e amministrazioni che controllino la gestione degli insediamenti commerciali e regolarizzino il mercato.
Presenti all'incontro anche i dirigenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Maria Rosa Pavanello, presidentre Anci Veneto, Maria Rosa Barazza, presidente dell'associazione comuni della Marca e Marco Tamaro, direttore di Fondazione Benetton.
Ciò che è emerso è innanzitutto la mancata programmazione degli anni passati che ha portato ad una gestione disordinata della grande distribuzione che si è concentrata spontaneamente in quattro direttrici di consumo dall'azione centrifuga rispetto al territorio e pervasiva in termini di mobilità e consumo del suolo. Se si sommano le aree commerciali esistenti, quelle approvate e non ancora costruite, quelle dismesse e da riqualificare, e le aree extra-provinciali che però attirano quotidianamente i trevigiani come ad esempio il Valecenter di Marcon, arriviamo ad una superficie di 652.943 mq, più del doppio della media italiana e circa un quinto dell'intero territorio della Marca.
Tra le problematiche più evidenti generate da tale invasione, quelle di ripetizione e sovrapposizione di merceologie, soprattutto nel settore tessile, abbigliamento e alimentari, che porta ad una cannibalizzazione tra imprese e al conseguente aumento delle aree aperte e poi dismesse e da recuperare (attualmente 9) e di ex aree commerciali oggi fuori dal mercato e dagli interessi (6, tra cui ad esempio l'ex Panorama di Villorba).
Oltre a ciò la diminuzione demografica nel nostro Paese diventa strutturale e non fa eccezione la Marca che perde 2000 abitanti tra il 2014 e il 2015. Inoltre la popolazione diventa sempre più longeva ed aumentano i “grandi anziani”, quelle persone cioè che hanno più di 80 anni e di conseguenza esigenze fondamentalmente diverse rispetto a quelle di una popolazione giovane.
La depressione demografica va a sommarsi a quella economica e finanziaria che si calcola abbia bruciato, solo con la crisi delle due banche “locali” circa l'8,5% del pil trevigiano e a una programmatica sfiduci dei consumatori nella ripresa dei mercati. Alla luce di quanto fotografato è emersa la necessita di una più concreta ed efficace programmazione delle attività terziarie sul territorio allo scopo di favorire sviluppo, sostenibilità dello stesso, occupazione, coesione sociale e qualità della vita evitano l'invasione di centri commerciali inutili e di mostri di cemento che diventano rapidamente obsoleti.
Una programmazione e razionalizzazione dunque assolutamente necessaria di cui dovranno farsi carico, come ha chiarito il presidente Renato Salvadori, le istituzioni politiche a partire dalla Regione in su, le uniche in grado di controllare e pianificare la ristrutturazione del settore.
Tutti i diritti riservati
- See more at: http://www.lavitadelpopolo.it/Paesi-Citta/Treviso/Confcommercio-stop-ai-centri-commerciali#sthash.M9ASvIF3.dpuf

ANDREA ZANONI un anno di lavoro in CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Chi legge il mio blog sa che ho sempre sostenuto Andrea Zanoni perchè condivido le sue idee e ho avuto modo di conoscere da vicino il suo impegno, la sua coerenza, la sua serietà, le sue competenze.
Poichè da queste pagine ho invitato a votarlo, nel maggio 2014 per le elezioni europee e nel maggio 2015 per le elezioni regionali, ritengo doveroso informare su quanto da lui fatto in questo primo anno di attività come consigliere regionale.
Pubblico pertanto quanto lui scrive nella sua pagina facebook.

ANDREA ZANONI
UN ANNO IN CONSIGLIO REGIONALE: E’ ORA DI BILANCI
E’ da un mese che cercavo di trovare il tempo per un piccolo bilancio della mia attività di Consigliere regionale dopo un anno dall’insediamento e finalmente ho trovato il tempo almeno per riportarvi alcuni dati. 
I temi di cui mi sono occupato prevalentemente penso li conosciate tutti: tutela dell’Ambiente, Green Economy, Salute, Tutela degli animali, Diritti dei cittadini, Legalità, ecc. Comunque per verificare di persona andate qui: http://goo.gl/fRsM4e
.
Ecco le cifre:

-INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA: 60,  delle quali 47 come primo firmatario (una la settimana)
-INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA: 25, delle quali 16 come primo firmatario
-MOZIONI: 30, delle quali 6 come primo firmatario
-PROGETTI DI LEGGE: 18, dei quali 2 come primo firmatario
-RISOLUZIONI: 6, delle quali 2 come primo firmatario

-CORRELATORE LEGGI: 2 (Legge di Valutazione di Impatto Ambientale e Piano Regionale di Risanamento dell' Aria)

-RICHIESTE DI CONSIGLIO STRAORDINARIO: 1 come primo firmatario ( Consiglio Straordinario su Cansiglio

-EMENDAMENTI A LEGGI: circa 400
-PRESENZA SEDUTE DI CONSIGLIO: 100%, 52 su 52

-VOTAZIONI IN AULA: 97,81% (Terzo su 51 consiglieri, mancano i voti sul Project Financing per abbandono dell’aula per protesta)
-SEDUTE COMMISSIONE AMBIENTE: 100 % (41 su 41)
-SEDUTE IV COMMISSIONE: 100% (26 su 26)
-ACCESSI AGLI ATTI: 101 (2 la settimana)
-COMUNICATI STAMPA: 212 (4 alla settimana)
-FASCICOLI APERTI SU SPECIFICI CASI: 187 (piu’ di 3 la settimana).
Come avrete capito è stato un primo anno molto intenso. Avrei voluto fare di più ma oltre a rubare ancora ore al sonno e alla famiglia non saprei proprio come fare. Un caro saluto
Andrea Zanoni