martedì 26 luglio 2011

E se tutti facessimo così?

Scavare SI
 Pagare   NO
Meglio le rate!

Come recuperare i crediti del contributo escavazione

5 sono le ditte di escavazione che operano nel comune di Vedelago:
Mac Beton s.p.a, Trentin s.r.l, Ceotto s.r.l. Telve Gianbruno s.a.s, Telve Rigo s.r.l.
Queste ditte alla fine di ogni anno comunicano al Comune la quantità di metri cubi scavati, che moltiplicati per la tariffa di 0,62 euro/mc stabilita dalla regione Veneto nel 1996 e mai aggiornata, danno l’ammontare della cifra che esse devono versare al Comune come contributo per l’escavazione.
Per l’anno 2010 le somme variano da un minimo di 1.943 euro (Telve Gianbruno) ad un massimo di 187.000 (Telve Rigo).
Tutte le ditte, in base ad una convenzione Comune-Cavatori chiedono di poter pagare a rate anziché in un’unica soluzione ed ogni anno la giunta concede la dilazione del pagamento.
Poi però alcune ditte non rispettano le date del pagamento, anzi chiedono una nuova dilazione che viene nuovamente concessa.
Ad esempio la ditta Telve Rigo deve al comune di Vedelago la bellezza di 383.019 euro (195.837  per l’ anno 2009 e 187.182 per l’anno 2010).
Perché la giunta Quaggiotto concede la rateizzazione a così lunga scadenza?
A questa domanda, postagli in consiglio comunale dalla sottoscritta, capogruppo di Primavera Civica, il sindaco ha così risposto:
abbiamo concesso la dilazione perché ci costa molto di più attivarci con gli avvocati”.
Eh no, il Sindaco non ha le giuste informazioni . Per recuperare quei crediti non è necessario pagare alcun avvocato, bastano due semplici raccomandate a/r, una alla Regione e una al Cavatore: costo 7 euro e 80 centesimi.

Infatti l’articolo 18 della legge 44 dell’82 che regola l’attività di cava dice:quando la Regione rilascia ad una ditta l’ autorizzazione allo scavo, impone alla ditta stessa di versare una fidejussione, per un determinato importo, a  garanzia di tutti gli obblighi”.
Uno degli obblighi delle ditte escavatrici è di versare al comune nel quale si trova la cava, 62 centesimi di euro per ogni metro cubo estratto.
L’articolo 20 della stessa legge dice:
“il cavatore deve versare questa cifra entro il 31 dicembre di ogni anno ed in un’unica soluzione. In caso di mancato pagamento entro il termine, il comune chiede alla Regione di incamerare la somma spettante, da prelevarsi dal deposito cauzionale fideiussorio, di cui si è parlato nell’articolo 18, inviando una richiesta alla Regione Veneto, e per conoscenza al cavatore stesso”.
Nessuno pretende che paghino entro il 31 dicembre, ma due anni e mezzo di ritardo mi sembrano un’esagerazione.
Oggi fine luglio 2011, stiamo (si stiamo, noi cittadini di Vedelago) ancora aspettando il contributo del 2009!
Durante il consiglio comunale del 30 giugno 2011 ho chiesto al sindaco di arrischiare questa spesa di 7,80 euro per le raccomandate e di spedire in Regione la richiesta per incamerare anche i 383.000 euro di Telve Rigo visto che alla data odierna  non ha onorato le rate concesse.
Le raccomandate hanno un grande potere: ad esempio la ditta Ceotto, che il 5 maggio 2011 aveva ricevuto la comunicazione dell’inizio di procedura di riscossione della fidejussione presso la Regione, ha immediatamente pagato i 47.000 euro relativi all’escavazione 2009, ancor prima che la Regione le presentasse il conto.
Anche per la ditta Telve Gianbruno è stata avviata la procedura di riscossione della fidejussione per la somma di euro 1.872,27.
Per 1.872,27 euro si e per 383.019 euro no?
Forse anche tra i cavatori ci sono i figli di un dio minore?

mercoledì 6 luglio 2011

scuola materna e tribunale

Dal consiglio comunale del 30 giugno 2011


SCUOLA DELL’INFANZIA DI FOSSALUNGA: arrivano gli avvocati.
La prima tranche di spesa per l’avvocato nella causa tra imprese costruttrici e comune di Vedelago è di 5.500 euro.

E’ finito il primo anno scolastico nella nuova scuola materna di Fossalunga, ma non sono finite le vicende burocratiche che stanno producendo degli strascichi giudiziari.
La scuola è costata quasi  3 milioni di euro conteggiando oltre alla costruzione vera e propria anche le spese per la progettazione, per la direzione dei lavori, le attrezzature, gli arredi, la cucina, la sistemazione del verde, cioè la scuola completa.
E’ una cifra importante ma la scuola è bella.
Peccato però che le spese non siano finite, purtroppo è iniziato un contenzioso legale tra le ditte costruttrici Stratex s.r.l e Steda s.p.a. ed il Comune di Vedelago.
Il nocciolo del contendere è la penale di 98.000 euro che le ditte, per contratto, devono pagare al comune per aver consegnato la scuola con 49 giorni di ritardo.
Le ditte non concordano con la cifra stabilita, vengono fatti alcuni incontri tra le parti ma non si  arriva ad una conciliazione. Le ditte hanno citato in giudizio il Comune di Vedelago che ora deve pagare un avvocato che lo difenda in Tribunale.
Per il momento l’avvocato ci costa 5.500 euro e speriamo siano sufficienti per arrivare alla fine della causa.

E meno male che qui la causa è cominciata quando la scuola era finita ed utilizzabile.
Lo stesso non si può dire per Villa Binetti a Vedelago che, una volta terminati i lavori, dovrebbe diventare la casa delle associazioni. Il suo restauro doveva essere completato nel maggio 2009, siamo a luglio 2011 e tutto è fermo, immobile, chiuso, perché siamo in “causa” con la ditta Poggiolini che ha eseguito i lavori. La conclusione sembra ancora lontana.

Siamo diventati un’Italia litigiosa!
Lascio ai giudici decidere chi ha torto o chi ha ragione, ma i loro tempi sono tempi lunghi e costosi, e mi chiedo se non sarebbe preferibile tentare tutte le strade della mediazione prima di arrivare nelle aule dei tribunali.

All’inizio di questa legislatura l’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana ha organizzato delle conferenze per i nuovi amministratori alle quali ho partecipato assieme ai miei colleghi di Primavera Civica. Una serata è stata dedicata agli appalti dei lavori pubblici. E’ intervenuto anche un rappresentante dell’associazione ANCE  (Associazione Nazionale Costruttori Edili) il quale ha spiegato che uno degli scopi dell’associazione è proprio quello di facilitare le relazioni tra Enti ed Imprese al fine di scongiurare il più possibile i contenziosi.

Nel mio intervento in consiglio comunale su questo punto all’ordine del giorno, ho chiesto se anche questa strada era stata percorsa cioè se fosse stato richiesto l’intervento dell’ANCE in questa controversia.
Il sindaco ha risposto che l’ANCE è il sindacato dei costruttori e pertanto non è l’interlocutore del comune.
Peccato, non sapremo mai se la vicenda avrebbe preso una piega diversa e meno costosa!