lunedì 27 novembre 2017

ALBAREDO sottopasso al passaggio a livello sulla provinciale 19

Sulla provinciale 19 in località Albaredo si trova un passaggio a livello che nell'arco della giornata viene chiuso molte volte con tempi di attesa più o meno lunghi.

Lunedì 22 maggio l'amministrazione comunale ha indetto un'assemblea con i cittadini dove ha presentato la soluzione proposta dalla Regione.
Su sollecitazione di cittadini il consigliere regionale del PD Andrea Zanoni il 4 settembre ha chiesto  un accesso agli atti ed il 14 novembre ha ricevuto dall'assessore regionale ai trasporti  la risposta che contiene la mappa sottostante che mostra lo schema di soluzione contenuto nella "Relazione propedeutica consegnata da NET Engineering S.p.A." in data 27 marzo 2017 e dove sono contenute delle precisazioni che "Ad oggi (14 novembre) è in corso con l'Amministrazione  Comunale una valutazione in merito a detto studio. Ad oggi (14 novembre) non ci sono accordi sottoscritti con l'Amministrazione Comunale."


Nella serata informativa erano emerse molte perplessità in merito a questa soluzione ed erano state fatte diverse sensate proposte alternative e la serata si era chiusa con la promessa che la giunta avrebbe reincontrato i cittadini proponendo altre soluzioni. 
Non mi risulta che i cittadini siano stati riconvocati, ma mercoledì 29 novembre ci sarà un consiglio comunale dove al punto 4 dell'ordine del giorno è prevista la discussione su:

Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) – soppressione del passaggio a livello al Km. 41+590 all’intersezione con la S.P. 19 nella frazione di Albaredo in Comune di Vedelago
– determinazioni del Consiglio Comunale.

Un vecchio professore delle medie ci insegnava che quando si deve prendere una decisione è bene visualizzare il problema: si divide un foglio a metà, da una parte si scrivono i vantaggi, dall'altra gli svantaggi.

VANTAGGI: 
  • i camion in entrata ed uscita da cava Bonelle non dovranno più attendere davanti a due passaggi a livello, ma potranno, tramite il nuovo sottopasso, arrivare più velocemente alla meta.

SVANTAGGI: 
  • il paese viene tagliato a metà 
  • verrà costruita una nuova strada che andrà a tagliare molti campi. La bretella nord- sud prevista per aggirare il passaggio a livello sarà lunga circa 1500 metri e sarà da costruire ex novo, la bretella est - ovest correrà sul sedime di una stretta stradina  di campagna e sarà lunga circa 500 metri.
  • verranno costruite due rotatorie. 
  • considerando che una strada deve avere una carreggiata di almeno 6,5 metri, che con i cigli stradali e le scoline arriverà a circa 10 metri.  Possiamo verosimilmente dire che verranno utilizzati almeno 20.000 metri quadrati di terreno agricolo.
  • verrà costruito un nuovo sottopasso.
  • il traffico che viene deviato dalla provinciale 19 a nord dell'ex casa del geometra Roncato, tornerà sulla provinciale 19 immettendosi, dopo tutto questo giro, sull' attuale rotonda. I veicoli continueranno a percorrere via Brenta, via Corriva e via per Castelminio come ora. 

Guardando il mio foglio diviso a metà posso concludere che questa soluzione non è efficace per risolvere il problema, ma danneggia cittadini e suolo fertile. 
E' necessario mettersi a tavolino e trovare una soluzione diversa. Credo che gli ingegneri della NET Engineering sapranno sicuramente superare le difficoltà tecniche e trovare il modo di costruire il sottopasso lì dove ora c'è il passaggio a livello.

domenica 12 novembre 2017

Lotta allo spreco alimentare

MERCOLEDI 22 NOVEMBRE 2017 alle ore 15.00 presso la sala conferenze dell'associazione Pensionati san Martino che si trova a Vedelago in via Lazzaretto, 36  ci sarà una interessante incontro sul tema della lotta allo spreco alimentare.
E' stata organizzata dalle associazioni Pensionati san Martino del comune di Vedelago e da Impegno ed Azione per un Mondo Sostenibile ONLUS ed il tema verrà trattato dagli esperti della Contarina Academy

Ogni anno nel mondo viene gettato un terzo del cibo prodotto. Lo spreco alimentare sta diventando un'emergenza planetaria. 
Gli organizzatori desiderano stimolare i cittadini all'adozione di nuovi stili di vita che portino alla riduzione dei rifiuti ed alla diminuzione degli sprechi.
E' importante comprendere che il futuro dell'ambiente in cui viviamo dipende anche dalle piccole scelte quotidiane. 

Il cibo deve essere "giusto" 
  • per l'ambiente, ponendo attenzione alle risorse che sono limitate
  • per l'uomo, considerando il diritto al cibo
  • per la nostra salute.

Cittadini informati faranno scelte consapevoli che renderanno più leggera la spesa quotidiana e di conseguenza l'impronta ecologica di ognuno.
Durante l'incontro si potranno apprendere, per poi sperimentare a casa, nuovi modi di cucinare con creatività e consapevolezza senza sprechi.



giovedì 21 settembre 2017

FESTA DELLO SPORT



Domenica 17 settembre si è svolta in piazza a Vedelago la  festa dello sport, una giornata gioiosa, piena di luce e di sorrisi. Una giornata che è stata organizzata dall'amministrazione comunale con l'aiuto di tante associazioni sportive e di movimento.
Il movimento è benessere.

E per una volta lasciamo parlare le immagini.

Progetto PEDIBUS
per realizzarlo si mettono insieme Comune, Scuola, Famiglie, Contarina, Ulss:

i bambini vanno a scuola a piedi accompagnati da genitori, nonni, volontari.



GINNASTICA ARTISTICA

Anche i piccolissimi possono provare


KARATE
l'associazione del presidente Mauro Didonè opera nel territorio da più di dieci anni
 ed ha ricevuto un premio


JUDO 
controllo della forza per tutte le età

KARATE
impegno e disciplina

PATTINAGGIO ARTISTICO SU ROTELLE FOSSALUNGA
inossidabile Luigi

la bellezza, la leggiadria, la creatività dei costumi di gara cuciti dall'instancabile Eugenia

SCHERMA
uno sport che ci regala molte soddisfazioni olimpiche comincia da qui


BASKET
e minibasket

SCUOLA DI DANZA
saggio di hip hop, ma non solo 

ARTI MARZIALI

I maestri dimostrano i movimenti ed i bambini partecipano

per me la foto più bella del mio artigianale reportage:
l'impegno, l'attenzione, la serietà di questa bimba nell'eseguire i movimenti dei maestri
sono commoventi


giovedì 17 agosto 2017

I negozi di vicinato del mio paese? DESAPARECIDOS!

Via Roma, 31050 Vedelago (Treviso).
Vedelago è la frazione capoluogo del mio comune dove hanno sede il municipio, la biblioteca comunale, la scuola media, la caserma dei Carabinieri.
Nei primi 600 metri circa di via Roma, dalla piazza  al capitello del Redentore, in pochissimo tempo hanno chiuso 12 negozi.
Via Roma è sempre stata la via principale del paese, infatti lungo questo tratto di strada troviamo la "banca del paese" e la posta.
Via Roma era detta in dialetto vedelaghese "cao Grando". Dal nome in italiano -via Roma - e da quello in vernacolo si capisce che era la via principale del mio paese, ora non lo è più.
In pochissimo tempo è diventata una strada desertificata, desolata, i negozi di prossimità che soddisfacevano le esigenze dei paesani e non solo, hanno chiuso uno dopo l'altro alla velocità della luce.
Oggi la situazione è questa: 12 (diconsi dodici) esercizi commerciali non esistono più.
VIA ROMA: in questo fabbricato due negozi su tre sono chiusi

EX EDICOLA/CARTOLERIA

EX PARAFRMACIA

EX BAR CENTRALE (sulla vetrina la scritta VENDESI)

EX NEGOZIO DI ALIMENTARI

EX NEGOZIO DI VESTITI DA SPOSA

EX FIORERIA

EX MACELLERIA (con la scritta VENDESI AFFITTASI ATTIVITA' COMMERCIALE)

insegna dell'ex macelleria


EX BANCA

EX PIZZERIA/ KEBAB

EX BANCA ed in seguito EX COMPRO ORO


EX PANIFICIO


EX MERCERIA

In un lungo articolo apparso nel Gazzettino di domenica 13 agosto 2017 
Mario Pozza presidente della Camera di Commercio di Treviso Belluno dice:


«In cinque anni persi 249 negozi.
 I centri commerciali aumentati dell'8%»
«Nei comuni sono più utili gli esercizi di vicinato»

 L'ANALISI - (zan) Cittadini sempre più anziani, meno propensi ad uscire dalla città per fare la spesa. E consumatori, di ogni età, comunque attratti da nuove modalità d'acquisto. Dunque, meno grandi centri commerciali e più negozi di vicinato. L'equazione, già sperimentata i molti paesi, su tutti gli Stati Uniti, non può non essere applicata anche nella Marca, secondo Mario Pozza, presidente della Camera di commercio di Treviso e Belluno. 
Nel dibattito sulla proliferazione dei grandi parchi commerciali (costruiti o in progetto), il numero uno dell'ente camerale ricorda come il tema non possa essere disgiunto da altre considerazioni: «Quali il diverso atteggiamento delle persone di fronte all'esperienza d'acquisto, nonché il progressivo invecchiamento della popolazione. Che inevitabilmente contrasta con la persistente idea di riempire di quantità il maxi-carrello della spesa, in luoghi esterni al tessuto urbano». Lo dice la demografia: citando l'Istat, Pozza ricorda come, in provincia, nell'ultimo quinquennio, gli abitanti fino ai 64 anni siano calati di quasi 9mila unità, mentre gli over 65 siano aumentati di 18.800 esponenti. Oggi i trevigiani dai 65 anni in su sono 190mila, pari al 21,4% della popolazione totale. E sono destinati a incrementarsi di ulteriori 10-12 punti percentuali nei prossimi vent'anni.
«A questo segmento crescente di popolazione sottolinea il presidente della Cciaa - verrebbe più naturale associare il bisogno di fare la spesa in esercizi di vicinato, con tutti i servizi complementari che si possono immaginare, piuttosto che costringerli a prendere l'auto e andare nelle grandi superfici».
A questo andamento demografico, tuttavia, si contrappongono altre statistiche: «Sono proprio le piccole superfici ad essere state penalizzate negli ultimi anni. Tra il 2011 e il 2016 abbiamo perso 30mila metri quadrati di vendita (meno 4,9%) riferiti ad esercizi con superfici inferiori ai 250 metri quadri.  Mentre la superficie di vendita riferibile ad esercizi con più di 1.500 metri è aumentata nello stesso periodo di quasi 23.000 metri (più 8,5%). In termini di punti vendita, nel periodo considerato abbiamo perso 249 esercizi di vicinato». «La cosa che mi rattrista commenta Pozza - è che noi qui a Treviso, attorno a questi temi, ci costruiamo la solita polemica. Ci dividiamo. Con i Comuni in cerca di fare cassa con gli oneri di urbanizzazione. In giro per il mondo, invece, sono gli stessi operatori della grande distribuzione ad invertire la tendenza. A ripensare i loro format di vendita, rendendoli più compatibili con la logica del piccolo e urbano». 
Senza contare il valore sociale, ribadisce il massimo rappresentante dell'istituzione di piazza Borsa, di un negozio, che, specie in un piccolo paese, diventa «punto d'interazione forte fra commercio, tipicità, tradizioni, vita della comunità». 
Nessuna guerra alla grande distribuzione organizzata: «Si tratta di interrogarci, fuori dalle polemiche, su un diverso equilibrio fra modelli: fra approccio massivo alla spesa, rispetto al rinato bisogno di un'esperienza d'acquisto fondata sulla relazione e sui servizi. È la forza dei numeri che ho sopra commentato ad imporci una seria riflessione al riguardo».
Noi a Vedelago invece... siamo diversi, siamo speciali..., non ci curiamo delle analisi dell'Istat, della Camera di Commercio, dell'Ascom o di personalità di settore, no noi a Vedelago concediamo ampliamenti a grandi superfici di vendita (fallite e vuote! SIRA ad esempio) affinchè diventino ancor più grandi.
Perchè? Per chi? Quali benefici porterà alla nostra comunità?
Perchè invece non provare a sostenere i piccoli negozi di quartiere?










venerdì 28 luglio 2017

SIRA s.r.l. DITTA FALLITA: AMPLIAMENTO CONCESSO


Con il voto favorevole del sindaco Cristina Andretta e dei consiglieri Baldin Fabio, Cavallin Orazio, Girardi Attilio, Montini Guido, Paro Elena, Sparisi Giorgio, il consiglio comunale di Vedelago nella seduta del 25 luglio ha approvato il secondo Piano degli Interventi con il quale un'area di 16.850 metri quadrati è stata trasformata da agricola in commerciale.

in rosa i magazzini Sira ,
 ad ovest i 10.000 metri quadrati di parcheggio,
ad est i 6.850 metri quadrati edificabili


La ditta Magazzini Sira aveva fatto richiesta di ampliamento quando si trovava già in crisi ed il consiglio comunale del 19 dicembre 2016, pur essendo a conoscenza che nel settembre precedente si era svolta la  prima udienza per discutere del fallimento, aveva dato il primo voto favorevole.  A dieci giorni di distanza da quel voto in consiglio il tribunale di Treviso ha dichiarato effettivo il fallimento dei magazzini Sira.
A fine giugno 2017 la ditta ha lasciato il grande immobile completamente vuoto.


Perchè concedere un ampliamento ad una ditta fallita che lascia un grande immobile vuoto?
Buon senso direbbe che prima si riempie il fabbricato vuoto e successivamente si concederà un ampliamento al nuovo acquirente nel caso abbia bisogno di ingrandirsi.
A chi giova questo ampliamento?
Perchè si favorisce uno a scapito di molti?

La sindaca e vicesindaco nelle interviste rilasciate ai giornali adducono motivazione tecniche come l'adozione di un PUA che "consentirà al comune di gestire richieste di ampliamento di quell'area".
Ma l'ampliamento è già dato, il Piano Urbanistico Attuativo serve solo a "definire l'organizzazione urbanistica, infrastrutturale ed architettonica di un insediamento" (legge regionale 11/2004 art.19)

Questa trasformazione non è una scelta tecnica, è una scelta politica che andrà ad incidere su due aspetti molto importanti per il benessere di tutta la comunità: il consumo di suolo e l'abbraccio alla grande distribuzione anzichè ai negozi di paese.
I piccoli negozi di paese svolgono una funzione molto importante per la nostra comunità. Poco tempo fa una amministrazione comunale della provincia di Treviso ha premiato  i negozi di prossimità più longevi. Vedelago invece.....
Il Veneto è la regione più cementificata d'Italia assieme alla Lombardia ed abbiamo consumato il 12,2% di suolo rispetto alla media italiana che è del 7,6%. 
La provincia di Treviso ha raggiunto il 16,5%.
Questi sono i dati forniti dal rapporto 2015 dell' ISPRA -Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale- organo ufficiale della Stato.

In questa situazione anche un singolo metro quadrato di terra è importantissimo, invece a Vedelago ne hanno trasformati quasi 17.000 in un colpo solo. 
Alla faccia della legge contro il consumo di suolo appena approvata in Regione.

In un mio precedente articolo su questo blog, vengono maggiormente approfonditi questi due aspetti.












sabato 22 luglio 2017

schiuma nei fossi e moria di pesci a Vedelago Rapporto ARPAV -

Pochi giorni dopo la segnalazione del grave inquinamento di abbondantissima schiuma con conseguente morte dei pesci in molti fossati riconducibili al "canale secondario Vedelago", il consigliere regionale PD  Andrea Zanoni assieme alle colleghe Cristina Guarda del Gruppo AMP e a Patrizia Bartelle del M5S, ha presentato una
INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE
che si può leggere al link precedente.

Il consigliere Zanoni ha chiesto il rapporto che l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) ha stilato dopo i due accertamenti fatti.
Il primo accertamento è avvenuto il 26 maggio dopo solo 30 minuti dalla segnalazione ricevuta, il secondo il 30 maggio ed anche questo è stato fatto con estrema celerità. I tecnici sono arrivati sul posto dopo 40 minuti. Questa tempestività fa onore ai tecnici dell'agenzia Arpav.

L'inquinamento è stato causato dall'abbondante uso di tensioattivi totali cioè sgrassatori e detersivi che venivano lasciati scolare nel vicino fossato, senza nessun depuratore. L'imprevisto aumento del carico organico e del PH sono stati la causa della moria dei pesci.

Di seguito il rapporto con tutti i particolari, molte foto e la fonte dell'inquinamento che  ARPAV ha inviato al Comune di Vedelago, all'azienda ULSS 2 ed ai Vigili del Fuoco perchè ognuno intervenga per quanto di propria competenza.








venerdì 2 giugno 2017

VEDELAGO acque inquinate con morte dei pesci

A Vedelago, a partire da almeno mercoledì 24 maggio si è verificato un grave inquinamento delle acque di molti canali e fossi che ha causato una grave moria di pesci.
All'inizio sembrava che le acque inquinate avessero preso una sola direzione ma dalle testimonianze di vari cittadini il fenomeno non si è esteso solo da nord a sud del comune di Vedelago ma anche verso ovest.
Desidero qui trascrivere le segnalazioni dei cittadini a volte arrivate sotto forma di foto, altre come testimonianze sulle pagine Facebook.

Matteo scrive su FB: "settimana scorsa, schiuma pa strada...vista..pensavo fosse roba tipo una perdita di una cisterna ed invece..."
alla mia domanda dove è successo e quando Matteo risponde: "in via Pralongo vicino alla Martelli verso le 19, non ricordo se era mercoledì 24 o giovedì 25.

Rosa mercoledì 24 scatta le foto 1 e 2 in località "Cagnole" una zona di campagna subito a nord di via Pascoli.

foto 1

foto 2

Mario il giorno 26 maggio scatta in località "Cagnole" le seguenti 15 foto dove si vede ancora della schiuma e molti pesci morti ed altri moribondi
















Rosa il 29 maggio scatta questa foto del prato del suo giardino e scrive: "questo è il mio giardino il giorno dopo avere irrigato dalla Brentella, tutto secco"




 Paola il 30 maggio pubblica in FB questa foto  e scrive:" E' in via delle Vallie e sono quattro giorni che c'è  questa schiuma 



Paolo il 1 giugno scrive su FB: "Si, ho visto anche io alcuni pesci morti nella canaletta lungo via Colmello.  Scendendo da via Colmello, da Pellizzari verso Albaredo- via Casoni, nella canaletta di irrigazione che corre alla sinistra, dove c'è un filare di viti, sempre a sinistra, prima della casa di Fabio e della Susanna, 




Paolo, il 2 giugno pubblica un post dal titolo "Decine di pesci morti" e poi aggiunge: "Adesso non ci sono ma nei giorni  scorsi, fine settimana scorsa ( 26 e 27 maggio) e 29 e 30 maggio pesci grandi e piccoli tutti morti "

ed ancora scrive: "C'erano pesci morti anche al bivio acqueo dopo il distributore LORO in direzione Vedelago Albaredo."

Chiara il 3 giugno mi invia queste due foto scattate alle 9 di mattina sempre nello stesso canale di località "Cagnole". 

Dopo 11 giorni dalla prima segnalazione ancora qualcuno continua ad inquinare!


Claudio venerdì 9 giugno fa entrare l'acqua nel suo grande orto per irrigarlo come di consuetudine. Si assenta per prendere un caffè e quando torna trova il suo orto sommerso da una alta schiuma bianca. Claudio si è recato presso la Polizia Locale di Vedelgo dove ha segnalato il fatto

Se riceverò altre foto o testimonianze le aggiungerò, perchè è giusto che rimanga traccia di quanto accaduto e perchè spero possano essere di aiuto alle autorità competenti per trovare i malviventi che ci avvelenano. 
Ma cosa passa per il cervello di questa gente?
Ora esiste il reato ambientale e spero in una giusta condanna, ma credo che la condanna più grande per questi personaggi per i quali conta solo il "Dio Denaro" sia quella di togliere loro tutti i loro soldi e farli vivere in un appartamento in affitto con uno stipendio di 500 euro al mese.