venerdì 30 agosto 2013

TRASPARENZA: CHI BEN COMINCIA E' A META' DELL'OPERA




Giugno 2012: l'articolo 18 della legge 134 dava indicazioni ai comuni di rendere pubblici tutti gli atti e le decisioni che vengono prese dai consigli comunali, dalle giunte ed anche dagli uffici, fatti salvi ovviamente i diritti di privacy .

Un anno dopo, giugno 2013, con la nuova amministrazione, finalmente anche il comune di Vedelago ha messo in pratica questa legge, predisponendo nel suo sito un paio di icone, cliccando sulle quali si possono fare delle interessanti letture. 

In precedenza venivano pubblicate le delibere di consiglio e di giunta, anche se qualcuna ci metteva un bel po’ a vedere la luce, mentre non venivano pubblicate le determine, cioè gli impegni di spesa, firmate dai capi settore.
Ora sul sito del Comune, in basso a destra c'è la bandiera italiana e la scritta "Ammnistrazione Aperta" 
cliccandoci sopra si apre una pagina 
http://www.comune.vedelago.tv.it/Pubblicazioni-Istituzionali/AmministrazioneAperta dove ci sono gli estremi essenziali di tutte le determine cioè dei provvedimenti di spesa a far data dal 30 maggio 2013 con indicato il beneficiario, l’importo, l’oggetto della spesa, il responsabile dell’ufficio che l’ha prodotta. Scorrendo le pagine ognuno può soffermarsi sulla spesa che più lo interessa o lo incuriosisce e poi aprendo l’icona “archivio delibere” 
e digitando il numero della determina può prendere visione dell’atto amministrativo completo.
Nella pagina Amministrazione aperta” inoltre c’è l’elenco di tutte le spese affrontate dal Comune a partire dal primo gennaio 2013 sia in versione excel che in pdf. Il servizio è ancora in via di perfezionamento, ma è comunque fruibile e a mio avviso veramente interessante perchè ci si può rendere conto di quanto siano numerose le operazioni fatte da una amministrazione e quanti siano i campi di intervento.
 




UN DIGIUNO CHE COSTRINGE A PENSARE



PRIMAVERA CIVICA IN VISITA A DON ALBINO NEL 14° GIORNO DI DIGIUNO PER L'EMERGENZA AMBIENTE.

 


Don Albino Bizzotto, fondatore dell’Associazione “Beati i Costruttori di Pace”, da anni impegnato contro guerre e povertà da venerdì 16 agosto ha cominciato un digiuno per sollecitare l'attenzione e l'impegno sia per la situazione disastrata del Veneto che per superare l'inerzia culturale riguardo al territorio.
Don Albino ha deciso di vivere in un camper all’interno del cortile dell’Associazione senza toccare cibo per protestare contro l’attuale disastro ambientale. 

Giovedì 29 agosto Fiorenza Morao, Mauro Morao e Gloria Reginato in rappresentanza di tutti quei cittadini che hanno combattuto contro il mega insediamento industriale di macello e cartiera a Barcon di Vedelago, hanno incontrato don Albino BIzzotto al suo 14° giorno di digiuno a Padova nel suo camper nella sede di Beati i Costruttori di Pace. Don Albino ha contribuito a far conoscere le ragioni del nostro “no” alla cementificazione di 90 ettari di fertile campagna ospitandoci, in più di una occasione, nella sua trasmissione radio. Con noi c’era anche l’amica Giuliana Longoni di Castelfranco Veneto in rappresentanza del forum “Salviamo il paesaggio”.


Con la nostra visita abbiamo voluto ringraziarlo ed esprimergli la nostra solidarietà per un gesto tanto estremo. Quando le parole non bastano più non c’è altro che il sacrificio del proprio corpo per lottare. Con lui abbiamo condiviso la scelta di questa azione a difesa dalla terra e dell'ambiente del Veneto. Esprimiamo tutta la nostra ammirazione per don Albino che cerca con quest’atto dimostrativo di sollecitare l’impegno delle Istituzioni a salvare il Veneto dalle grandi opere.

In una recente intervista, il sacerdote ha sottolineato che “in Veneto c’è una programmazione politica che ha accettato i grandi investimenti privati come prioritari, senza considerare minimamente la partecipazione dei cittadini, in particolare il piano regionale che riguarda le autostrade e le altre mega opere che avranno un impatto devastante sul territorio e tutte realizzate in project financing. Da Veneto City alla Città della Moda, fino alla Pedemontana, che è una vera voragine: opere inutili che servono solo a fare soldi a spese dei cittadini”. 


Ci associamo e sosteniamo quelli che hanno lanciato la proposta di una staffetta di digiuno per continuare con l'estrema denuncia avviata da don Albino.