martedì 6 dicembre 2011

incontro pubblico su discarica di CASACORBA

Nel comune di  Vedelago ci sono tante cave, alcune con falda affiorante, altre no. 
Queste ultime, una volta terminata l'escavazione, rimangono comunque una risorsa per i loro proprietari i quali richiedono di trasformarle in discariche.
La ex cava Santa Lucia a Casacorba, a nord del cimitero, è una di queste.
La ditta Trentin Ghiaia S.p.A ha chiesto ed ottenuto il 18 luglio 2011, l'autorizzazione a trasformarla prima in discarica di rifiuti inerti (ex 2A), poi ad aggiungere dei nuovi tipi di rifiuti che sono:
terre e rocce di scavo, fanghi di dragaggio, rifiuti solidi, provenienti da siti contaminati e da bonifica di terreni dichiarati non pericolosi.
Primavera Civica ha portato per ben due volte il problema in consiglio comunale, presentando anche una mozione affinchè il sindaco e la giunta si impegnassero a fare tutte le azioni possibili per contrastare tale  discarica.
Il consiglio comunale ha votato contro.
Nella stessa serata le minoranze hanno sollecitato il sindaco e l'assessore all'ambiente Andrea Gazzola a fare un incontro pubblico che si è svolto lunedì 5 dicembre 2011 con tutti i cittadini, in particolare con quelli di Casacorba.
A rispondere alle domande dei numerosi cittadini c'erano il Sindaco, l'assessore all'ambiente Gazzola, il consigliere di maggioranza Ballan supportati dai funzionari della Provincia dott. Tagliapietra e dott. Busoni e dai funzionari del  Comune di Vedelago ing. Barzan e dott.ssa Nicola.
Tra il pubblico erano presenti anche i consiglieri di  "Primavera Civica"e del gruppo "Bordignon Sindaco"
I cittadini hanno posto molte domande e si sono dimostrati preoccupati sia per il tipo di rifiuto che verrà conferito in discarica, sia per il tipo e la fequenza dei controlli che verranno effettuati.
Primavera Civica ha fatto presente che non è contraria alle discariche in quanto tali, ma a questa discarica posta in questo sito particolare.
  • La discarica "Casacorba" si trova a 1 km dal Parco Regionale del fiume Sile e a 1,6 km dalle sorgenti del Sile.
  • Il fondo cava  è a  40/50 centimetri dalla falda; subito a nord, divisa solo dalla ferrovia, c'è cava Ceotto con falda affiorante.
  • La pericolosità dei fanghi e delle terre di bonifica provenienti anche da siti contaminati deriva dal fatto che questi materiali erano considerati inquinanti fino a settembre 2010. Poi il ministro Prestigiacomo con un suo decreto (27/9/2010) ha innalzato i limiti di pericolosità.
Il potere di "un tratto di penna"!

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