sabato 22 luglio 2017

schiuma nei fossi e moria di pesci a Vedelago Rapporto ARPAV -

Pochi giorni dopo la segnalazione del grave inquinamento di abbondantissima schiuma con conseguente morte dei pesci in molti fossati riconducibili al "canale secondario Vedelago", il consigliere regionale PD  Andrea Zanoni assieme alle colleghe Cristina Guarda del Gruppo AMP e a Patrizia Bartelle del M5S, ha presentato una
INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE
che si può leggere al link precedente.

Il consigliere Zanoni ha chiesto il rapporto che l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) ha stilato dopo i due accertamenti fatti.
Il primo accertamento è avvenuto il 26 maggio dopo solo 30 minuti dalla segnalazione ricevuta, il secondo il 30 maggio ed anche questo è stato fatto con estrema celerità. I tecnici sono arrivati sul posto dopo 40 minuti. Questa tempestività fa onore ai tecnici dell'agenzia Arpav.

L'inquinamento è stato causato dall'abbondante uso di tensioattivi totali cioè sgrassatori e detersivi che venivano lasciati scolare nel vicino fossato, senza nessun depuratore. L'imprevisto aumento del carico organico e del PH sono stati la causa della moria dei pesci.

Di seguito il rapporto con tutti i particolari, molte foto e la fonte dell'inquinamento che  ARPAV ha inviato al Comune di Vedelago, all'azienda ULSS 2 ed ai Vigili del Fuoco perchè ognuno intervenga per quanto di propria competenza.








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