domenica 15 gennaio 2012

La Commissione Provinciale Urbanistica ed Ambiente discute il progetto di Barcon

La Commissione provinciale Urbanistica ed Ambiente si è riunita venerdì 13 gennaio 2012 e dopo aver ascoltato la chiara presentazione del progetto da parte del funzionario della provincia arch. Bottan, ne ha discusso a lungo. 
La grande maggioranza dei consiglieri ha espresso contrarietà al progetto o grosse perplessità.
L'unico a favore del progetto è stato il presidente della Provincia Muraro.
Molti i cittadini presenti.

Oltre ai consiglieri della commissione erano presenti anche molti altri consiglieri provinciali tra cui il capogruppo della Lega Granello ed il presidente della Provincia Leonardo Muraro, segno che il tema è di grande importanza.

Tra il pubblico erano presenti, oltre alla sottoscritta capogruppo di Primavera Civica, molti cittadini interessati al problema, alcuni rappresentanti del Comitato Barcon Viva e i consiglieri comunali di Vedelago Oscar Bordignon, Alberto Magaton,  Renzo Franco, Fabio Ceccato.

Dopo la presentazione, che ha toccato i punti essenziali del progetto da parte del funzionario della provincia arch. Bottan, si è aperta una lunga (quasi 3 ore), pacata, approfondita discussione che ha toccato tutti gli aspetti:

  • legislativi (relazione con il PTCP -Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale- e con il  PAT - Piano di Assetto del Territorio comunale)
  • procedurali: (quali Enti sono coinvolti e chi deve prendere le decisioni)
  • ambientali e paesaggistici: (agricoltura, salute, consumo del territorio, storia)
  • infrastrutturali: (strade comunali, provinciali, regionali, Pedemontana Veneta, traffico)
  • urbanistici:(necessità di riduzione di capannoni, non di un loro incremento)
  • occupazionali:( per 1 posto di lavoro che viene creato, 3 ne vengono soppressi).
Gli aggettivi usati dai consiglieri dopo aver visto il progetto sono stati: " fa scalpore, è enorme, da brividi"
Tutti gli intervenuti appartenenti a qualsiasi schieramento, dalla LEGA, al PDL, dal PD, all'IDV, dall'UDC, al SEL, hanno concordato su un punto essenziale: il rispetto del P.T.C.P. che lo scorso anno è stato approvato da tutto il Consiglio Provinciale, all'unanimità. Tutti hanno ribadito che  il PTCP  è il piano di programmazione del territorio, costato tanto lavoro, fatica e risorse economiche e va rispettato.
"Se le aziende hanno bisogno di espandersi lo possono fare all'interno delle regole dettate", dice il PD
"Non si può con la scusa della crisi dire sempre di si a tutti", dice la LEGA,
"Allora cosa serve aver fatto una programmazione"? dice il PDL.

Il capogruppo della Lega, Granello, ha parlato della necessità che il progetto sia ecosostenibile, serva alla realtà locale e non a tutta la realtà europea ed ha ricordato il concetto della Lega "paroni a casa nostra" chiedendo che venga consultata la popolazione, rilanciando una  proposta già espressa sia dal comitato "Barcon Viva" nella prima assemblea del paese, sia dal Presidente del Credito Trevigiano Nicola di Santo in varie occasioni.
In conclusione io ho percepito da parte di tutti, ognuno con varie e valide motivazioni, la volontà di dire di no ad un progetto così impattante o perlomeno di arrivare ad una sua drastica riduzione.
La Commissione, ha negato a Muraro il mandato di trattare con le ditte proponenti come lui chiedeva ed ha deciso di ritrovarsi il 24 gennaio per continuare nella stesura di linee guida valide per tutti i progetti presenti o futuri.

L'unico ad essere favorevole al progetto era Muraro che ha spesso ricordato il problema dell'occupazione.

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