giovedì 9 giugno 2011

festa delle origini venete - la messa in dialetto -

Vedelago-  Festa delle origini venete - santa messa in dialetto –

Leggo sulla Tribuna di Treviso di oggi, giovedì 9 giugno 2011, sul Gazzettino ed anche sul Corriere della Sera edizione on line, della nuova incredibile richiesta dell’assessore Renzo Franco ad un parroco di una frazione di Vedelago, di celebrare domenica prossima la santa Messa in “lingua veneta”.
Fin dalla più tenera età ho sempre frequentato la chiesa ed in tutti questi anni le preghiere dette ed ascoltate sono state prima in latino, magari maccheronico, e poi, dopo il Concilio Vaticano II°, in italiano. Perciò a nessuno di noi veneti è mai passato neanche per l’anticamera del cervello, l’idea di pregare in dialetto, nessuno di noi veneti ha mai sentito la necessità di esprimere la propria identità veneta pregando in “lingua veneta”.
E’ una evidente forzatura.
Forse bisognerebbe fare un bel convegno, con professori e psicologi esperti, per capire cosa significhi la parola “IDENTITA'”.
E se posso essere d’accordo con una festa che racconti le nostre tradizioni contadine, nelle quali anch’io mi riconosco, non posso essere d’accordo con una Amministrazione Comunale  che un giorno decide di festeggiare le tradizioni contadine ed un altro decide di annullare, di sventrare, una magnifica e rigogliosa campagna di 180 campi trevigiani come quella situata a nord della via terza Armata di Barcon, per trasformarla in capannoni con attività inquinanti di prima classe.
La campagna coltivata, le siepi, i fossi, i viottoli, i filari di gelsi, sono parte integrante dell’identità veneta tanto quanto la storia comune, la storia della propria famiglia, i valori dell’onestà e del rispetto della parola data, la passione per un lavoro fatto con cura, le tradizioni, i cibi, l’artigianato, l’architettura, il paesaggio. Questi sono alcuni dei tasselli che costruiscono nel tempo l’identità di una persona e di una comunità.
E come consigliere comunale mi domando: per la celebrazione della festa dei 150 anni dell’unità d’Italia del 17 marzo scorso, non si è trovato neanche un euro per acquistare un po’ di bandiere italiane ed ornare la piazza del Municipio, per questa festa dell’identità veneta quanti soldi del bilancio comunale verranno spesi?

Di sicuro, nella Tribuna di oggi c'era la notizia che la regione Veneto  ha previsto di tagliare 12 milioni di euro per le case di riposo, ma ha trovato 378.800 euro per finanziare le molte manifestazioni sull’identità veneta.
Come sempre è questione di scelte e di priorità.


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