giovedì 17 aprile 2014

Pedemontana: arrivano gli espropri a Vedelago




Superstrada Pedemontana Veneta: arrivano gli espropri, che fare?
Questo il titolo della riunione di venerdì 11 aprile svoltasi a Vedelago con l’obbiettivo di informare sull’attuale situazione della Pedemontana, sui suoi costi e su cosa il cittadino espropriando può fare quando riceve la lettera di esproprio.
L’incontro è stato organizzato da:
Co.Ve.PA – Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa - e
Fattore Z - Associazione di Promozione Sociale – che si occupa della salute dei cittadini attraverso azioni che mirano ad avere acqua, aria e terra prive di inquinamento, di biodoversità e del benessere degli animali.

I lavori per la Superstrada Pedemontana Veneta sono iniziati e proseguono. Una delle attività fondamentali del consorzio SIS  che la costruisce, è entrare in possesso dei terreni sui quali passerà l’autostrada. Nel sito della Pedemontana Veneta http://www.commissariopedemontana.it/commissariopedemontana/espropri_dett.jsp?area=%273%27 c’è l’elenco dei 155 cittadini ai quali verranno espropriati dei terreni in  comune di Vedelago.

Questo quanto emerso nella riunione riguardo agli espropri.
Il cittadino che riceve la lettera può accettare o non accettare l’esproprio.

Prima situazione: il cittadino firma il verbale di cessione del terreno e con questa firma accetta l’esproprio e l’indennizzo proposto dalla SIS. (es. per un terreno seminativo arboreo euro 7,50 al mq).
Gli incaricati della SIS entrano nel terreno e picchettano lo spazio che sarà occupato dall’autostrada. Da quel momento il cittadino non potrà più lavorare il suo terreno, ma rimarrà comunque proprietario dello stesso e quindi dovrà pagare tutte le relative tasse. La SIS avrà cinque anni di tempo per pagargli l’indennizzo.

Seconda situazione: il cittadino non firma e quindi non accetta l’esproprio.
Gli incaricati della SIS scriveranno un verbale e lo faranno firmare da due testimoni che di solito si portano appresso. Da quel momento il cittadino non potrà più entrare nel suo terreno, ma rimarrà proprietario dello stesso e quindi dovrà pagare tutte le relative tasse.
Allora cosa cambia tra firmare e non firmare?
- Cambia l’indennizzo dei terreni perché si potrà iniziare una trattativa per stabilirne il valore più favorevole al proprietario.
- Cambia la modalità di pagamento in quanto la SIS dovrà versare la somma offerta per il terreno espropriato in Cassa Depositi e Prestiti. Tale somma è a disposizione del proprietario il quale è consapevole che l’eventuale ritiro della stessa significherà dare piena accettazione delle condizioni proposte dalla SIS.

Il Co.Ve.PA dà questi consigli:
Ø     il verbale dell’esproprio è composto di tre parti e vengono richieste tre firme; non firmare la prima parte, non firmare la seconda parte, ma nella terza parte dedicata alle osservazioni far scrivere le motivazioni del rifiuto senza indicare il prezzo che si intende ottenere come indennizzo. Firmare nella parte bianca laterale del foglio;
Ø     rivolgersi ad un tecnico che stimerà il valore del terreno e questa operazione potrà essere fatta singolarmente o in unione con altri espropriandi. Questa procedura significa che ci sarà trattativa con la SIS per stabilire il valore del terreno;
Ø inviare alla SIS la controproposta sul prezzo del terreno dopo il 15° giorno dalla presentazione del verbale di esproprio.

Il Co.Ve.PA si rende disponibile a fornire maggiori e più dettagliate informazioni e a fornire assistenza agli espropriandi.
Telefonare al numero 393 6087645
Scrivere all’indirizzo mail: wwwcovepa@gmail.com

             

1 commento:

  1. Ottimo il lavoro di ricapitolazione che è stato fatto.
    Un valido aiuto a chi si trova nella condizione di essere espropiato.
    Mara

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